Terme di Caramanico, deserta anche la quarta asta. Marsilio ai liquidatori: “Stima sopravvalutata”

15 Febbraio 2024
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Il Presidente della Regione sollecita i liquidatori a convocare Federterme: “Se si vuole veramente rilanciare le terme di Caramanico non si può non ascoltare chi di terme vive in tutta Italia”

PESCARA – È andata deserta anche la quarta asta per l’affidamento delle Terme di Caramanico. la situazione rischia di pregiudicare l’avvio della stagione 2024, dopo che la Regione ha provveduto, a fine gennaio, a collocare la concessione termale, come sollecitato anche dai curatori fallimentari a seguito della terza asta. “Apprendiamo a malincuore che anche la quarta asta per l’affidamento delle terme di Caramanico è andata deserta. All’esito della terza asta i liquidatori del Tribunale giustificarono il fallimento dell’asta al fatto che la Regione Abruzzo non avesse ancora concluso l’iter di concessione delle acque termali, cosa che nel frattempo è avvenuta, senza effetti positivi sull’esito della quarta asta. Segno che, forse, non era quello il problema. Mi permetto di suggerire ai liquidatori di operare un brusco taglio alla base d’asta degli immobili, per i quali ormai è conclamato che la stima sia stata sopravvalutata e che non sono sufficienti i modesti decrementi di pochi punti percentuali ad ogni asta per renderli appetibili al mercato”.

A gennaio scorso erano stati proprio i curatori fallimentari a sollecitare la Regione, sottolinenando come la vendita fosse “collegata al collocamento preventivo della concessione termale, senza la quale le strutture stesse restano di fatto inappetibili, con uno svilimento dell’attivo fallimentare”. “Tale situazione – avevano scritto i curatori – potrebbe determinare, anche, un ulteriore rallentamento delle operazioni di vendita”. 

Ma a concessione assegnata l’asta è andata ugualmente deserta. “Consiglio anche ai liquidatori di avere l’umiltà di convocare e ascoltare Federterme che sin dalla prima asta ha espresso rilievi e perplessità sulle modalità di svolgimento della stessa, ma che mai sono stati auditi o consultati formalmente – ha detto il Presidente della Regione Marsilio -. Se si vuole veramente rilanciare le terme di Caramanico non si può non ascoltare chi di terme vive in tutta Italia. Nel frattempo rivendico che oltre ad aver espletato con successo la gara di concessione delle acque, nell’Accordo di Coesione firmato con il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sono previsti 9 milioni e mezzo di euro a disposizione del Comune di Caramanico come soggetto attuatore, per realizzare un impianto pubblico che sappia garantire il termalismo a Caramanico”.

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