Gran Sasso, il Gal chiede la candidatura come patrimonio dell’Unesco

13 Febbraio 2024
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Il Gal chiede il Gran Sasso patrimonio dell'Unesco

Il presidente del Gal Matone: «La tappa del Giro d’Italia costituirà la leva mediatica anche per porre questo tema»

PIETRACAMELA – Dal tavolo istituzionale convocato dal presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, potrebbe aprirsi uno spiraglio riguardo l’illuminazione in rosa del Gran Sasso in occasione del Giro d’Italia. Alla riunione che si è tenuta oggi a L’Aquila, a Palazzo Silone, hanno preso parte i sindaci di Pietracamela Villani, Fano Adriano Servi e Isola del Gran Sasso Ianni e il presidente del Parco Gran Sasso e Monti della Laga Navarra.

«Il clima positivo che si è instaurato a seguito dell’intervento della Regione, deve essere l’occasione non solo per organizzare al meglio l’illuminazione del Gran Sasso di rosa con un evento specifico ma anche lo strumento per promuovere il Gran Sasso e il nostro territorio a livello internazionale. Ho proposto pertanto di lavorare tutti insieme alla candidatura del Gran Sasso come patrimonio Unesco», ha dichiarato il presidente del GAL Gran Sasso Laga Carlo Matone. 

«Il Gran Sasso, al pari di altri luoghi naturali simbolo del nostro Paese», osserva Carlo Matone «merita di essere annoverato tra le eccellenze mondiali dell’Unesco e per questo abbiamo il dovere di lavorare per costruire una candidatura forte, credibile, che funga da volano allo sviluppo della promozione turistica.  La tappa del Giro d’Italia costituirà la leva mediatica anche per porre questo tema. Il nostro GAL nella scorsa programmazione europea, insieme con gli altri Gruppi di azione locale abruzzesi, ha contribuito a costruire la candidatura per chiedere all’Unesco il riconoscimento della transumanza patrimonio immateriale della umanità, riconoscimento che poi è stato concesso. Riteniamo quindi che con il concorso di tutti, in primis la Regione che dovrà proporre al Governo la candidatura, siamo in grado di predisporre e articolare una proposta seria e oggettivamente forte, di cui beneficerà l’intero territorio abruzzese».     

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