Sette anni e sei mesi a ciascuno dei due imputati. Con loro, davanti al Gup, anche i complici, Mancini e Ierverse, che hanno scelto di patteggiare la pena di due anni e quattro mesi
PESCARA – Sette anni e sei mesi di reclusione, a fronte dei sette anni e tre mesi chiesti dal sostituto procuratore, Luca Sciarretta, è la pena inflitta oggi a Cosimo Nobile e Maurizio Longo, accusati della rapina al centro Agroalimentare di Cepagatti, avvenuta l’11 luglio del 2022. La sentenza è arrivata poco dopo il termine dell’udienza davanti al Giudice per le udienze preliminari, Fabrizio Cingolani. Diverso il destino giudiziario per gli altri due imputati, Renato Mancini e Fabio Iervese, responsabili della parte logistica dell’operazione criminale, che hanno scelto di patteggiare due anni e quattro mesi, avvalendosi dei benefici ottenuti grazie alla collaborazione prestata agli inquirenti. Secondo il teorema accusatorio, i quattro, armati e con il volto travisato, avrebbero assalito una guardia giurata, dopo che questa aveva ritirato dallo stand della Fruttital un plico chiuso, con valori per un ammontare di oltre 28 mila euro in denaro contante, oltre a 1.364 euro in assegni bancari. Nel corso dell’agguato sarebbe stata sottratta alla guardia giurata anche la pistola, risultata, poi, essere l’arma dell’omicidio dell’architetto pescarese, Walter Albi, freddato il primo agosto del 2022 in un bar sulla strada parco. Una indagine complessa, quella condotta dagli inquirenti a carico dei quattro imputati, che ha visto i carabinieri impegnati in un minuzioso lavoro di analisi e ricostruzione dei fatti, a partire dall’accertamenti tecnici condotti dagli uomini del Ris di Roma sul casco perso durante la colluttazione con la guardia giurata da uno dei componenti del gruppo criminale. Un errore fatale che ha portato all’identificazione di uno dei malviventi e alla ricostruzione della sua rete di relazioni, conclusasi con la chiusura delle indagini e l’arresto dei malviventi.