Appello del Capogruppo dell’Udc al Sindaco Masci e al Consiglio comunale perché adottino misure in grado di fronteggiare l’aumento dei costi, dei servizi e dei beni di prima necessità
PESCARA- Un appello al sindaco Carlo Masci e all’amministrazione comunale perché adottino misure in grado di fronteggiare l’aumento dei costi e dei servizi e dei beni di prima necessità. Una situazione che rende le categorie sociali più fragili, dopo l’abolizione del reddito di cittadinanza. A farsene portavoce il capogruppo dell’Udc a Palazzo di Città, Massimiliano Pignoli, che questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, ha voluto fare il punto sugli effetti che le misure economiche decise dal Governo avranno sulle famiglie pescaresi. “Basta vedere quanta gente viene in Comune presso il mio ufficio ogni giorno a chiedere aiuto, un sussidio, il pagamento delle bollette – spiega Pignoli – Mi viene detto anche da alcuni amministratori che il Comune non può essere un bancomat. Per me, invece, in questo momento storico il Comune deve essere un bancomat, perché le Politiche Sociali, in quanto tali, devono essere al fianco del cittadino. È inaccettabile dire che non si possa fare di più. Un esempio? Il bando relativo ai buoni spesa: siamo stati costretti a ridurre il valore dei buoni da 100 a 50 euro, a causa delle tante richieste ricevute. E non mi si venga a dire che il Comune sta facendo il massimo in questo ambito. Altro esempio: il progetto Agorà per l’occupazione delle persone con redditi bassi è stato bandito un anno fa. Ma, mi chiedo, una persona può aspettare un anno per andare a fare un corso e poi andare a lavorare? Chiedo e auspico che vengano dati fondi in maniera diretta alle Politiche Sociali. Il Comune – conclude Pignoli – deve diventare un bancomat”.