Rapina all’Ivri di San Giovanni Teatino: quasi tutti pugliesi i 6 arrestati, 23 le perquisizioni

30 Gennaio 2024
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Assalto all'Ivri di San Giovanni Teatino

Bottino di 4,8 milioni di euro, i particolari sull’operazione condotta dalla polizia di Stato durante la notte sono stati divulgati in una conferenze stampa

SAN GIOVANNI TEATINO – Sono quasi tutte pugliesi, appartenenti a un gruppo criminale con base a Cerignola, le sei persone arrestate la scorsa notte dalle Squadre Mobili di Chieti e Foggia, con il coordinamento dello Sco, nell’ambito dell’inchiesta sulla rapina commessa il 24 marzo del 2022 da una ventina di persone ai danni dell’Istituto di Vigilanza Ivri-Sicuritalia di San Giovanni Teatino con un bottino di 4,8 milioni di euro in contanti.

Gli arrestati, tutti portati in carcere e tutti con precedenti, sono Alessandro Cirulli (36), Pietro Gervasio (45 anni ) e Francesco Carosiello (36 anni), tutti e tre di Cerignola, Ferdinando Piazzolla (36 anni) di Canosa di Puglia, ma residente in provincia di Teramo, e Massimo Galantucci (46 anni) di Spinazzola, Antonio Frani (42 anni) di Guardiagrele.

L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal Gip dell’Aquila, Marco Billi, su richiesta del pm Simonetta Ciccarelli della Procura Distrettuale Antimafia di L’Aquila.

Nell’ambito della operazione che ha portato agli arresti sono state effettuate 23 perquisizioni, alcune delle quali eseguite a Pescara e Lanciano, che hanno portato al sequestro di vario materiale che ora dovrà essere esaminato nel prosieguo delle indagini.

I particolari dell’operazione sono stati resi noti a Chieti in una conferenza stampa tenuta dal questore Aurelio Montaruli, dal dirigente della seconda divisione dello servizio centrale operativo della Direzione centrale Anticrimine, Marco Martino, dal dirigente della Squadra Mobile di Chieti, Nicoletta Giuliante, e dal dirigente della Squadra Mobile di Foggia Marco Mastrangelo.

I reati contestati a tutti gli indagati sono quelli di rapina aggravata, blocco stradale, ricettazione, riciclaggio, incendio, detenzione e porto di armi, simulazione di reato tutti aggravati dal metodo mafioso di cui all’ articolo 416 bis 1 del codice penale.

“Porgo il plauso personale e dell’intera giunta regionale agli uomini delle Squadre Mobili delle questure di Chieti e Foggia, e del Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine per la brillante operazione che ha portato all’arresto dei presunti rapinatori che hanno effettuato l’assalto al caveau dell’Ivri a San Giovanni Teatino, avvenuto il 24 marzo di due anni fa – ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio -. Indagini che testimoniano il costante controllo del territorio e la lotta alle infiltrazioni mafiose nel territorio abruzzese”.

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