Si comincerà dalla facciata principale, l’importo totale degli interventi ammonta a circa 13 milioni di euro
VASTO – Aprirà oggi, stando a quanto assicurato nel corso dell’ultimo consiglio comunale, il cantiere per effettuare il restauro, il recupero e la valorizzazione di Palazzo d’Avalos a Vasto.
Prima dell’insediamento del cantiere, che inizierà a operare dalla facciata principale, quella che affaccia su piazza Pudente, dietro indirizzo della Soprintendenza sono stati effettuati tutti i rilievi stratigrafici funzionali alla migliore e più idonea soluzione conservativa.
In seguito alla sottoscrizione, il 3 luglio, dell’accordo tra Comune e Sovrintendenza, si è provveduto a portare a compimento la verifica storica sullo stato patrimoniale di Palazzo d’Avalos, che ha attestato come la proprietà del Comune di Vasto sia di 890/1000, mentre 110/1000 sono spartiti tra altri sei proprietari.
È stato quindi necessario ricostituire il condominio e indirne la convocazione per domani, 30 gennaio.
E mentre si opererà sulla facciata principale, si provvederà in contemporanea a procedere con gli iter amministrativi che riguardano i progetti miranti all’intera riqualificazione della struttura secondo i termini dettati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.
L’importo totale degli interventi è di circa 13 milioni di euro, così divisi: “Nuovi fasti. Progetto di recupero, restauro e valorizzazione del Palazzo d’Avalos a Vasto” per un importo di 2,8 milioni di euro; “Progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva per interventi di mitigazione del rischio, consolidamento e restauro” per un importo di 540 mila euro; “Interventi di mitigazione del rischio, consolidamento e restauro” per un importo di 7 milioni di euro; “Lavori di riqualificazione della facciata principale di Palazzo d’Avalos”, dell’importo di euro 800 mila; “Lavori di mitigazione del rischio idrogeologico del versante orientale – Zona Via Porta Palazzo”, dell’importo di 1,950 milioni euro.
L’iter è in fase avanzata e i progetti più corposi stanno per approdare presso l’ente appaltante, ovvero la Soprintendenza.
Una volta avvenuto ciò, ci sarà la svolta, perché questi progetti avranno impatto su tutti gli altri lavori da effettuare sull’intero Palazzo d’Avalos, ovvero gli interventi di restauro dei piani nobili, del cortile, dei giardini e delle altre sette facciate.
Durante il mese di marzo si potrà inoltre assistere allo svolgimento di una serie di tavole rotonde che vedranno l’incontro con operatori culturali, ordini professionali e associazioni per rendere noto il ruolo del moderno contesto museale e culturale della struttura all’interno del “sistema-Vasto”.