Proteste per il divieto di illuminare la vetta della montagna a cento giorni dall’inizio della competizione ciclistica
PRATI DI TIVO – Il Parco del Gran Sasso e Monti della Laga è contrario ad illuminare di rosa la vetta più alta dell’Appennino per celebrare la tappa del Giro d’Italia a Prati di Tivo del prossimo 11 maggio. Gli enti locali contestano la decisione del Parco mentre per gli ambientalisti il divieto sarebbe “giusto”.
I promotori dell’iniziativa, prevista a cento giorni dall’inizio del Giro, intendono veicolare l’immagine del territorio a livello internazionale attraverso i canali ufficiali predisposi da Rcs. Iniziativa che incontra la ferma contrarietà del Parco, ma non ferma i sindaci e i rappresentati del Gal Gran Sasso Laga che hanno convocato una conferenza stampa per venerdì a Teramo. A dar manforte al Parco scendono in campo gli ambientalisti della Soa: “Vogliono illuminare il Corno Grande per il Giro e si lamentano del divieto del Parco? A parte il disturbo alla fauna, a partire dal camoscio, facciamo notare che al Tour de France, l’evento sportivo dell’anno nel mondo, lo scorso anno nella tappa del Puy-de-Dôme è stato addirittura vietato l’accesso al pubblico negli ultimi chilometri proprio perché era un’area protetta. Un divieto che qui sarebbe stato vissuto come un dramma, lì è stato sfruttato facendo diventare la solitudine e il silenzio in cui correvano i ciclisti uno spettacolo nello spettacolo. Si prenda esempio dal Tour invece di rischiare di trascendere nel trash ambientale”.