Mario Colantonio: “È il momento di ristabilire minime azioni del corretto vivere civile e alcune regole in città”
CHIETI – “Immaginate se un fruttivendolo o un commerciante di frutta in “posto fisso” o negozio che sia, con l’incidenza fiscale e l’onerosità di eventuale affitto e quanto altro necessiti per “tirare la cinta” alla fine della propria giornata lavorativa si mette a buttare in strada ogni rifiuto che trova in negozio con il presupposto di “tanto ci sta chi pulisce”.
Così esordisce il capogruppo della Lega Salvini al Comune di Chieti, Mario Colantonio, che commenta in un comunicato stampa il disordine in cui versano alcune vie della città dopo i mercati cittadini.
“Penso che questo non sia mai accaduto in Città – continua Colantonio -; invece si ripete puntualmente alla fine di ogni mercato cittadino per quelle porzioni dove sono ubicati i banchi specifici di frutta che, buon per loro, hanno un proficuo ricavato dalle vendite.
Basta vedere le condizioni in cui lasciano i luoghi dove hanno operato e si capisce subito che, con tutto il rispetto per il lavoro, bisogna rispettare in primis i luoghi e le persone che vivono dove si lavora.
Quello che riporto nelle allegate foto è la situazione riscontrata ieri, mercoledì 24 gennaio, alle 14,45 circa nella zona di Via Amiterno a Chieti Scalo.
Domani, venerdì 26, farò la stessa camminata nelle aree destinate al mercato frutta nella Villa Comunale, lunedì si andrà al Villaggio del Mediterraneo e martedì al mercato di Piazza Garibaldi.
Riscontrare i responsabili non è difficile per gli addetti comunali che assegnano le postazioni al mercato.
Mi pongo anche un altro quesito e lo giro al Sindaco Ferrara e agli Assessori al Commercio Pantalone ed Igiene urbana Zappalorto: quanto incassa il Comune dalle ampie bancarelle di frutta che occupavano i luoghi riportati nella foto? E quanto costa alla collettività, mediante il servizio di pulizia ed igiene urbana affidato alla società Formula Ambiente, pulire per bene e trasportare a rifiuto tutto ciò che trovano ogni volta sui luoghi interessati?
Penso sia arrivato il momento di ristabilire delle regole in Città, regole che sono drammaticamente andate nel dimenticatoio, ma soprattutto gli amministratori della Città, da qualche anno anche pagati profumatamente, dovrebbero pianificare e rendere efficace ed efficiente la loro azione politica per il bene della Città e dei cittadini.
Se anche queste minime azioni del corretto vivere civile vengono totalmente ignorate – conclude Colantonio -, non solo da chi le commette ma anche da chi le dovrebbe gestire e governare la Città, possiamo solo affidarci ad un altro tipo di aiuto, quello del buon Dio”.