Il consigliere del PD attacca l’attuale giunta regionale sulla bonifica del Sin
BUSSI SUL TIRINO – torna a far discutere la la bonifica del Sin di Bussi. Questa volta, a riaccendere i fari sulla vicenda, è il consigliere regionale del PD, Antonio Blasioli. Secondo il candidato regionale a supporto di Luciano D’Amico, il ritardo della bonifica per insufficienza dei fondi, è da attribuire alla Giunta Marsilio. “Qualche giorno fa è arrivato l’ennesimo annuncio propagandistico con cui il Governo Meloni e il presidente della Regione Abruzzo Marsilio hanno comunicato la firma del contratto per la bonifica delle aree ex 2A e ex 2B del Sin di Bussi sul Tirino. Un accordo a cui si è dato grande risalto, presentato come risolutivo e che invece – ha detto Blasioli – presenta un’altra realtà. Non è una notizia, invece, entusiasmante per Bussi, innanzitutto per i ritardi. La bonifica delle aree ex 2A e ex 2B, tra Bussi e l’area Tremonti, dovevano iniziare il primo ottobre 2022. Sono passati quasi due anni e non è iniziato assolutamente nulla. Contratto e convenzione, sottoscritta a dicembre fra ministero e Dec Deme, in realtà prevede un contratto spezzatino. Significa che Dec Deme farà esclusivamente il piano di caratterizzazione per 400mila euro e che dovrà essere nuovamente rifatto, dopo quello Solvay, e poi il progetto esecutivo per altri 500mila euro. Solo dopo si vedrà se si potrà procedere con la bonifica: in una parte del contratto si legge che, se ci sono motivate esigenze, la bonifica non andrà avanti. E quali sono – prosegue Blasioli – le motivate esigenze? Quello che abbiamo sempre detto, cioè che i 45 milioni che non sono stanziati né da Marsilio né da Fratelli d’Italia, ma sono frutto della Legge 10/2011 a firma, tra l’altro, di Marini e Legnini, in realtà non saranno assolutamente sufficienti”. “Il presidente Marsilio, Fdi in coda con lui, cosa dice rispetto a questa bonifica? Nulla di rilevante perché non dice chi dovrà metterci gli altri soldi. E sapete chi dovrà metterli? Tutti gli abruzzesi che hanno bevuto l’acqua inquinata del campo Pozzi di Castiglione a Casauria, quelli di Bussi che sopportano un danno di immagine molto importante, cioè gli abruzzesi. Questo in virtù di un accordo di programma sottoscritto nel 2017 dove si dice che tutto ciò che serve sopra i 45 milioni dovrà metterli la Regione. E in questi giorni si sta decidendo – conclude Blasioli – sui fondi della Programmazione 2021-2027, allora Marsilio ci dica quanti fondi ha messo a disposizione per la bonifica di Bussi? Questa sarebbe una notizia rilevante, ma la risposta non è stata data”.