Un totale di 15 mila euro di multa per la sala slot, mentre l’autolavaggio è stato sospeso fino al pagamento della sanzione
VASTO – Ammonta a quindicimila euro il totale delle sanzioni elevate a una sala slot di Vasto: al suo interno è stato infatti trovato un minorenne intento a giocare alle slot, congegni elettronici che erogano esclusivamente vincite in denaro, e per di più sono state riscontrate alcune irregolarità.
L’operazione effettuata rientra nei controlli predisposti dalla questura di Chieti per il contrasto alla ludopatia e alla prevenzione e repressione degli illeciti amministrativi, in seguito alla quale gli agenti della Polizia amministrativa del commissariato di di Vasto, coordinata dalla vicequestore Lucia D’Agostino, hanno ispezionato alcune agenzie di scommesse riscontrando numerose violazioni.
All’interno di una di queste, appunto, è stata rilevata la presenza di un minorenne impegnato nel gioco delle slot, e per questa violazione è stata contestata la sanzione amministrativa di circa 7mila euro.
Ma non finisce qui, perché nel corso del controllo sono state accertate ulteriori irregolarità per omessa vigilanza da parte del titolare per l’attività di raccolta scommesse, ma è stata constatata anche l’omessa esposizione della Scia (segnalazione certificata di inizio attività) per la somministrazione di alimenti e bevande, l’omissione del manuale di autocontrollo HACCP e dell’esposizione dei prezzi dei prodotti alimentari in vendita, nonché irregolarità sul registratore di cassa per l’emissione degli scontrini.
Una consistente serie di violazioni che verranno sanzionate nel complesso per circa 15 mila euro.
Altri controlli sono poi stati svolti con l’ausilio di personale dell’Ispettorato del lavoro di Pescara in diversi autolavaggi gestiti da cittadini extracomunitari e in una delle attività sono state accertate violazioni amministrative, questa volta legate al fenomeno del lavoro irregolare e del cosiddetto lavoro “nero”.
Gli agenti hanno infatti rilevato alcune violazioni amministrative legate all’impiego di personale non contrattualizzato, ma anche alcuni illeciti che riguardano le norme in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e di tutela della salute e dell’ambiente. L’attività, di conseguenza, è stata sospesa fino a quando non verranno pagate le sanzioni elevate dagli agenti.