Sondaggi / Marsilio in vantaggio su D’Amico di 9 punti percentuali

20 Gennaio 2024
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Sigismondi: “Smentito il presunto ‘testa a testa’ ipotizzato dai dirigenti del centrosinistra”. Fratelli d’Italia primo partito in Abruzzo con il 31%


PESCARA – L’ultimo sondaggio commissionato da FdI a EMG Different vede il candidato del centro destra Marco Marsilio in vantaggio di 9 punti percentuali sul candidato del Patto per l’Abruzzo, Luciano D’Amico. Per Marsilio, tra coloro che hanno dichiarato che andranno a votare, si è espresso il 54,5% degli intervistati contro il 45,5% che ha dichiarato di voler votare D’Amico, con un’affluenza alle urne stimata al 49%.

Sul voto alle liste come primo partito c’è Fratelli d’Italia, che sulla base del sondaggio, effettuato nel periodo tra il 10 e il 15 gennaio 2024, raccoglierebbe il 31% dei consensi. Secondo partito in Abruzzo sarebbe il Movimento 5 Stelle, con il 18% dei consensi. Al terzo posto il Partito Democratico, con il 15,5%. Seguono Forza Italia con il 9,5% e Lega con il 7,5%. Azione raccoglierebbe un 4,5% di consensi, il 3% andrebbe alla Lista Marsilio Presidente, il 2,5% a Verdi + Sinistra Italiana. Italia Viva al 2% supera di appena mezzo punto +Europa con l’1.5%. Per l’UDC solo l’1% mentre il restante 4% sarebbe suddiviso equamente tra le altre liste di centro destra e di centro sinistra.

“Il recente sondaggio commissionato da Fratelli d’Italia offre una chiara fotografia della situazione politica in Abruzzo. Il presidente Marco Marsilio si posiziona in testa con un vantaggio di nove punti rispetto al candidato Luciano D’Amico, smentendo così il presunto ‘testa a testa’ ipotizzato dai dirigenti del centrosinistra, che rimane per loro un miraggio – commenta il senatore Etelwardo Sigismondi, segretario regionale di Fratelli d’Italia -. L’analisi conferma la crescita del centrodestra nella regione, con la coalizione che raggiunge il 54%, registrando un aumento di oltre sei punti rispetto ai risultati delle politiche del 2022. Un altro importante aspetto registrato dal sondaggio è che la forza di Marsilio rappresenta un valore aggiunto per il centrodestra, ottenendo un consenso che supera la somma dei singoli partiti della coalizione. Al contrario, il candidato D’Amico perde consensi rispetto alla sua compagine elettorale”.

Dal sondaggio di EMG emerge una collocazione dell’elettorato divisa equamente tra centro destra e centro sinistra. il 21,4% del campione ha dichiarato di collocarsi a destra, il 21,2% a sinistra, il 22,9% si colloca al centro, mentre il 29,7% non si riconosce in nessuna delle tre aree.

“Da notare come il sondaggio rilevi che D’Amico non convince nemmeno il suo elettorato, con solo il 50% degli elettori del centrosinistra che mostra fiducia in lui – continua Sigismondi -. Il giudizio sul lavoro del presidente Marsilio risulta positivo. Solo il 19% degli intervistati, principalmente elettori del centrosinistra (40%), esprime un giudizio negativo sul suo operato. Anche tra gli avversari, il 60% degli elettori del centrosinistra non dichiara un giudizio negativo sull’attività svolta da Marsilio. Per quanto riguarda i partiti, il rilevamento evidenzia che Fratelli d’Italia si conferma come primo partito della regione, mentre il PD attraversa una chiara crisi, con il M5S che scavalca i Dem attestandosi come secondo partito in Abruzzo. C’è, infine, da considerare come il risultato del sondaggio non ancora metabolizzi il reale effetto della forza delle liste e delle candidature che, siamo convinti, andranno ad accrescere il divario già consistente tra Marsilio e il suo avversario. Questo divario, pertanto, grazie alle liste tenderà ad allargarsi con il trascorrere della campagna elettorale. In conclusione, sembra che gli abruzzesi abbiano ben apprezzato l’enorme lavoro svolto da Marsilio e la sua Giunta e siano ben consapevoli di quanto la sintonia tra governo regionale e governo nazionale rappresenti un patrimonio che non può che fare il bene dell’Abruzzo”.

Le problematiche più urgenti da affrontare

Secondo il 61% del campione il presidente della Regione dovrebbe dare priorità alla sanità, mentre il 29% ritiene che la priorità debba essere data a occupazione e lavoro. Riduzione della delinquenza e sicurezza sono tra le problematiche più urgenti per il 18% del campione.

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