L’obiettivo è di rendere compartimenti stagni i tre sistemi non naturali del Gran Sasso: acquedotto, laboratorio di fisica nucleare e autostrada
L’AQUILA – Si è tenuta questa mattina all’Aquila la Cabina di coordinamento e di verifica sullo stato di avanzamento degli interventi di messa in sicurezza del sistema idrico del Gran Sasso. La riunione, presieduta da Marco Marsilio, è servita a fare il punto della situazione con la prima relazione del nuovo Commissario Straordinario Pierluigi Caputi.
L’obiettivo è di rendere compartimenti stagni i tre sistemi non naturali del Gran Sasso: acquedotto, laboratorio di fisica nucleare e autostrada. Lavori che verranno eseguiti con la necessità di tutelare la risorsa acqua e quindi continuare a rifornire le popolazioni aquilane e teramane durante lo svolgimento dei lavori. Per questo dovranno essere effettuate opere esterne e preliminari rispetto al traforo. Sul versante teramano si dovrà intervenire per il miglioramento del potabilizzatore di Casale San Nicola, mentre sul versante aquilano sanno migliorate le condutture.
“Ci impegneremo con i ministeri competenti per poter avere a disposizione i fondi necessari per completare la messa in sicurezza del Gran Sasso, che rimane un obiettivo primario che stiamo perseguendo”, ha commentato il presidente Marsilio.