Il Cetemps dell’Università dell’Aquila certifica, per il secondo anno consecutivo, il peggioramento climatico
L’AQUILA – Con 2,4 gradi in più rispetto alla media di riferimento climatologico 1991-2020, il dicembre 2023 segna il record di temperatura più alta degli ultimi 30 anni. A certificare questo triste primato, in termini climatici, è il Cetemps, il Centro di eccellenza in telerilevamento e modellistica previsionale di eventi severi dell’Università dell’Aquila. Già dicembre 2022 aveva fatto registrare temperature massime più alte di 3,5 gradi centigradi rispetto alla media rilevata nel periodo 1991-2020, e precipitazioni meno abbondanti del 18%, sempre a livello regionale. “Dai report degli ultimi mesi – afferma la professoressa Rossella Ferretti direttore del Cetemps – si evince che c’è un innalzamento delle temperature medie, tant’è che possiamo dire che, pur essendo astronomicamente entrati in inverno, di inverno abbiamo avuto solo brevi assaggi. Ne avremo altri, ma questo non cambia la sostanza del problema e cioè che stiamo assistendo alle conseguenze del riscaldamento climatico. Questa affermazione non è basata, ovviamente, solo sull’analisi dei dati della nostra regione ma sul fatto che i nostri dati sono in linea con quelli provenienti dalle osservazioni a livello globale. Quello che sorprende è come, a fronte di questa evidenza, i rappresentanti delle nazioni ancora temporeggino sulle contromisure da adottare, come risulta dagli esiti della Cop28, dove sono stati rimandati al 2050 provvedimenti essenziali per mantenere la temperatura all’interno di un incremento accettabile, al fine di non avere effetti disastrosi sul clima del nostro pianeta”. Nel link tutti dettagli climatici divisi per provincia: https://cetemps.aquila.infn.it/dicembre-2023-in-abruzzo-molto-caldo-e-secco/?fbclid=IwAR1pa1L-kuEkJTtxjN3k7xLpwIW2aixp8TyFkj2_71cMpbV8pj5pw15Ek3c