D’Amico e Marinelli: «Lotteremo accanto a cittadini e associazioni per ripristinare la conformazione precedente»
ROSETO DEGLI ABRUZZI – L’approvazione dell’emendamento alla legge di bilancio presentato dal centrodestra regionale abruzzese, che taglia la metratura dell’area della Riserva del Borsacchio, ha sicuramente un impatto notevole sul territorio. Il centrosinistra parla infatti di «un enorme danno compiuto nei confronti di migliaia di cittadini abruzzesi». In particolare Luciano D’Amico, candidato a presidente alle prossime regionali, dichiara che la soluzione è «Ripristinare i confini dell’area e definire una volta per tutte l’istituzione della Riserva per renderla operativa»
«Presentare un emendamento così impattante sul territorio – continua D’Amico – senza aver coinvolto l’Amministrazione comunale e la società civile è un errore che rappresenta bene come la compagine partitica di destra non dia ascolto al territorio e non coinvolga gli abruzzesi anche su scelte così importanti. Inoltre, siamo davanti a concreti interrogativi sulla costituzionalità dell’intervento: la Riserva è stata tagliata di circa il 98% della sua superficie, senza procedere con l’obbligatorio processo preventivo di concertazione con gli enti locali e di valutazione ambientale, come previsto dalla legge quadro sulle aree protette (Legge 394/1991). A questo grave errore di sostanza, si aggiunge la scorrettezza di forma nel portare un emendamento così vincolante in votazione a notte fonda, nel corso di una seduta fiume per l’approvazione del Bilancio, senza una giusta discussione e illustrazione all’aula. La destra in Abruzzo si conferma molto poco attenta alla costituzionalità delle sue norme, come già accaduto in precedenza con la riperimetrazione del Parco Sirente Velino», conclude D’Amico.
«Il centrodestra torni sui propri passi e rimedi a quella che è una vera e propria vergogna, ripristinando nella conformazione la riserva naturale del Borsacchio, che con l’emendamento approvato dalla destra viene sostanzialmente cancellata», sono invece le parole di Daniele Marinelli, segretario del Partito Democratico abruzzese.
Marinelli evidenzia la sua posizione alla stregua del candidato D’Amico: «Approvando la sua brutale riduzione il centrodestra ha deciso di violentare l’Abruzzo, con il favore delle tenebre, attraverso un emendamento presentato alle due di notte, all’ultimo momento, senza il minimo coinvolgimento dei territori, nell’incredulità dello stesso consiglio regionale e dei territori, delle associazioni e dei cittadini. Lotteremo per ripristinare la conformazione precedente della riserva del Borsacchio in ogni sede, accanto ai territori e alle associazioni».