Il sindaco D’Alberto: «Una giornata storica, un passo in avanti verso la restituzione dell’area alla comunità»
TERAMO – «È una giornata storica, in quanto con la firma del contratto si conclude il percorso che porterà al completamento dell’intervento. Questo per noi è un momento particolarmente importante in quanto porta a compimento un percorso sul quale abbiamo creduto e investito con estrema convinzione». Così il sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto commenta la firma ieri mattina del contratto di appalto per il secondo lotto del progetto di recupero funzionale del teatro romano. Un passo che restituirà alla collettività l’intera area archeologica.
L’intervento è stato finanziato grazie ai 7.750.000 euro intercettati a valere sul Cis cratere (Contratto Interistituzionale di Sviluppo per il sisma), che si sono aggiunti ai 4 milioni che erano stati stanziati da Ministero dei Beni culturali, Regione e Fondazione Tercas, e che si inserisce in quel percorso volto a mettere a sistema tutta una serie di interventi materiali e immateriali sui luoghi della cultura con l’obiettivo di valorizzarli. Dopo la prima fase dell’intervento, con la demolizione dei palazzi Adamoli e Salvoni, partirà adesso la fase di vero e proprio recupero funzionale.
L’appalto, aggiudicato al raggruppamento di imprese costituito da Meg Costruzioni, dalla Cooperativa Costruttori Teramani e da Archeosistemi per un importo totale di 6.208.846,48 euro a fronte di una somma a base di gara di 7.500.000, prevede che il progetto esecutivo venga rimesso entro 90 giorni e che i lavori vengano realizzati entro tre anni dalla data del verbale di consegna dei lavori.