Nonostante le iniziative della Giunta Marsilio, l’associazione chiama la Regione per un supporto straordinario per fronteggiare il difficile momento
REGIONE – Il mese di maggio-giugno 2023, è stato catastrofico per il comparto agricolo abruzzese. Le incessanti piogge e le forti raffiche di vento hanno seriamente danneggiato il moto vitivinicolo. A fare la conta dei danni, è la CIA-Agricoltura Abruzzo che chiede l’immediato intervento della Regione: “l’anno che si sta per concludere verrà ricordato come un periodo cruciale per i settori vitivinicolo e orticolo dell’Abruzzo. Il danno economico è stato stimato a oltre 200 milioni di euro. Gli eventi calamitosi di maggio-giugno – sottolinea l’associazione – hanno causato danni significativi, portando a una devastante diffusione di infezioni da peronospora della vite e riducendo le produzioni al 30% delle potenzialità. Nonostante l’impegno della Regione Abruzzo attraverso l’Accordo di Finanziamento per gli Interventi di credito agrario a medio termine, la situazione rimane critica. La ridotta dotazione finanziaria e il limitato numero di aziende ammissibili a questo accordo rendono necessarie ulteriori misure per affrontare la crisi in modo efficace”. La Regione a guida Marsilio, infatti, su impulso dell’assessore all’Agricoltura, Imprudente, ha richiesto al Governo di ottenere lo stato di calamità proprio per venire incontro agli agricoltori. Non solo, la Regione, attraverso un fondo gestito dalla FIRA, ha pubblicato l’avviso del “Piccolo Prestito Agrario” ma nonostante questi importanti sostegni, per CIA Agricoltura Abruzzo, non basta. L’associazione richiede che: “In vista del bilancio di previsione finanziario 2024-2026 della Regione Abruzzo, per l’annualità 2024, ci sia l’adozione di una congrua voce di bilancio dedicata all’attivazione di una linea di credito straordinaria, con fondo rotativo. Tale iniziativa sarà estesa a tutte le aziende agricole che hanno subito danni a causa degli eventi calamitosi, comprese le aziende orticole del Fucino. La proposta prevede una linea di credito quinquennale, con due anni di preammortamento, basata sulla differenza tra la produzione del 2022 e le perdite subite nel 2023, nonché sul mancato valore della produzione lorda vendibile. Si tratta dell’unica azione possibile per salvaguardare un settore che rappresenta una delle eccellenze dell’Abruzzo. Il sostegno richiesto non può essere sottovalutato né ignorato dalle Istituzioni e si auspica che la Regione avvii anche un’azione di sollecitazione nei confronti del Governo centrale per garantire una dotazione finanziaria adeguata al ripristino del mancato reddito delle aziende vitivinicole e orticole abruzzesi” conclude il presidente regionale, Nicola Sichetti.