Questione Ops in consiglio comunale, Ferrara tenta di bacchettare l’opposizione, FdI: “Triste spettacolo di spartizioni in maggioranza”

17 Dicembre 2023
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Per gli esponenti del partito di Meloni “non è il momento dei ricatti e delle assenze strategiche per poltrone in Provincia e in Giunta”

CHIETI – La vicenda riguardante la Ops spa, che doveva essere discussa in consiglio comunale, è rimasta in sospeso perché la maggioranza non ha garantito il numero legale, facendo così saltare la seduta.

Un’atmosfera tutt’altro che serena quella in seno all’assise comunale, al punto che il sindaco Diego Ferrara ha affidato ai social un post al vetriolo: “Viva i lavoratori e l’impegno per la difesa dei loro diritti. Abbasso la politica con la p minuscola, cinica e inutile. Cari consiglieri di minoranza e stimatissimo consigliere di maggioranza (?) che nell’ultimo Consiglio Comunale siete usciti dall’aula, facendo mancare il numero legale; dai vostri sorrisi beffardi ho capito che non c’è speranza in certa politica. Avete creato sconcerto e preoccupazione tra decine di famiglie di dipendenti dell’ OPS pur di fare un dispetto alla maggioranza. I lavoratori ci conoscono uno ad uno. I lavoratori dell’ OPS, della Panoramica, di Teate Servizi, il personale delle farmacie di Chieti Solidale, i sindacati dei vigili urbani, conoscono me perché sono stato sempre dalla loro parte nelle lotte, nelle vertenze, nei tavoli prefettizi di raffreddamento delle controversie, per cercare sempre un punto d’incontro, la tutela dei diritti di tutti, la pace sociale. E permettetemi di dire che i miei, tanto criticati, selfie sono sempre stati fatti in occasione di eventi, manifestazioni, dibattiti e convegni che hanno portato un plus alla città. I vostri selfie, in posizioni Hollywoodiane, con i capelli freschi di parrucchiere, con sorrisi ironici, con invettive “gridate “e con emoticon utili a riempire il vuoto dei contenuti, sono del tutto inappropriati e cominciano ad irritare la popolazione di questa città. Popolazione che non ne può più di barricate ma ha diritto ad una politica del fare, seppur minimalista per la situazione finanziaria che stiamo vivendo, ma concreta e dei piccoli passi avanti”.

Ma i consiglieri di FDI Carla Di Biase, Giuseppe Giampietro e Roberto Miscia non ci stanno e prontamente ribattono: “In democrazia esiste la maggioranza e la minoranza che vengono delineate il giorno dopo le elezioni – dicono gli esponenti del partito della Meloni -. La prima ha il diritto, l’onere e l’onore di governare, la seconda di fare opposizione con gli strumenti che vengono messi a disposizione. Sfugge al Sindaco Ferrara con non è l’opposizione che ha fatto venire meno il numero legale, ma le assenze pesanti della sua stessa maggioranza. Al posto di concentrarsi sui consiglieri di opposizione con strumentali post su Facebook, parlasse con i suoi consiglieri. Iniziando dal Presidente del consiglio, che più di una volta ha dimenticato la seconda convocazione o gli articoli del regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale. Spiegasse ai suoi consiglieri che, se hanno veramente a cuore le sorti dei lavoratori, non è il momento dei ricatti e delle assenze strategiche in consiglio comunale, per poltrone in Provincia e in Giunta. Guarisse il Sindaco dall’ossessione del passato e della minoranza che più volte e in più occasioni ha dimostrato senso di responsabilità e mutuo soccorso, e prendesse atto delle dinamiche becere e del triste spettacolo di spartizione con cui, insieme ai suoi assessori e consiglieri, tiene prigioniera un’intera città nascondendo il nulla vestito da niente. Si rivestisse del fisique du role che gli compete e garantisse lui stesso a noi per primi la dignità del ruolo assegnatoci e ai lavoratori risultati visibili e non false promesse”.

Della convenzione tra Provincia e Comune per la gestione del servizio di Verifica degli impianti termici gestito dalla società Ops, società partecipata per quasi il 90% della Provincia e per la parte restante del Comune di Chieti, si sarebbe dovuto parlare nel corso dell’ultimo consiglio comunale, ma le cose non sono andate nel verso giusto: a cominciare dal fatto che il presidente Febo ha indetto la seduta con la sola prima convocazione, ma per di più il consigliere Alberto Chiavaroli è uscito dall’aula insieme alla minoranza mentre i consiglieri Enrico Iezzi e Valentina De Luca non si sono neanche presentati in aula. Il consiglio comunale, quindi è saltato, facendo scattare l’allarme tra i sindacati. Le segreterie di Fiom e Fim sono intervenute con una nota inviata a tutti i componenti del Consiglio comunale di Chieti tramite il Presidente Luigi Febo. “È viva in noi la preoccupazione per la sorte dei circa 30 lavoratori (e rispettive famiglie) della Ops – scrivono Andrea De Lutis e Donato Di Camillo -. Con grande fatica, in questi mesi abbiamo vissuto le varie fasi per arrivare nuovamente all’ affidamento diretto dei servizi che la Ops svolge per il comune di Chieti (Vit-verifica impianti termici) e per la Provincia di Chieti. In zona ‘Cesarini’ abbiamo ritenuto vitale mettere le parti coinvolte in un tavolo di fronte alle lavoratrici e ai lavoratori in un’assemblea sindacale, alla quale il Comune ha partecipato con un proprio rappresentante insieme al presidente della Provincia di Chieti”

“In quella sede – aggiungono De Lutis e Di Camillo – sono stati presi degli impegni precisi. Il consiglio comunale avrebbe dovuto approvare la continuazione dei servizi affidati a Ops per consentire al consiglio provinciale nei giorni successivi di fare la stessa operazione (come ben sappiamo, i servizi si reggono insieme). Purtroppo, l’ultimo consiglio comunale è saltato; sappiamo che il giorno 18 dicembre ce ne sarà un altro che anticipa la convocazione del 19 dicembre del consiglio provinciale. Ma, in mancanza del primo, questa probabilmente sarà vana. Essendo Ops una società interamente partecipata, dalla Provincia per la stragrande maggioranza e dal Comune per una minoranza, in questa occasione, come consiglieri, siete tutti ‘datori di lavoro’ che decideranno della sorte di questi lavoratori. Allo stesso tempo, una seduta saltata o negativa potrebbe far saltare le convenzioni e generare costi maggiori per la collettività. Confidiamo – concludono – nella responsabilità di tutti i componenti dell’assise, siano di maggioranza che di opposizione”.

E intanto gli occhi di tutti sono puntati sulla giornata di domani, giorno in cui è stata fissata la nuova riunione del consiglio comunale.

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