Dall’analisi condotta dall’Istituto Tagliacarne e Unioncamere, Pescara è la prima in classifica tra le abruzzesi con 19.723 euro. Ultima L’Aquila, con 15.965 euro
PESCARA – In Abruzzo cresce il reddito familiare in termini monetari – al netto degli effetti inflattivi – del +8,7%, rispetto al +8,2% registrato mediamente in Italia. Una buona performance, anche se l’incremento in termini percentuali è stato più alto nel resto del Mezzogiorno dove, secondo un’analisi condotta dal Centro Studi Guglielmo Tagliacarne e Unioncamere, nel periodo post Covid le cose sono andate meglio che nel resto del paese, con un incremento percentuale tra il 2019 e il 2022 del 9,1%, contro l’+8,3% dell’Italia nord-occidentale, il +7,7% del Nord-Est e il +7,3% dell’Italia centrale.
“L’analisi del reddito disponibile a prezzi correnti restituisce l’immagine di un Paese meno diseguale rispetto alla geografia del Pil – ha evidenziato Gaetano Fausto Esposito direttore generale del Centro Studi Tagliacarne -, più in generale, sembra che la nostra economia si stia articolando secondo direttrici che in tanti casi saltano la tradizionale dicotomia Nord-Sud”.
Secondo Esposito “occorre, però, considerare che il processo inflattivo in questi anni ha colpito più il Mezzogiorno del resto d’Italia e questo sicuramente contribuisce ad ampliare i divari del potere di acquisto reale. Per questo, il tema vero resta quello della crescita della base produttiva per assicurare una occupazione di maggiore qualità e una più elevata consistenza del reddito delle famiglie fuoriuscendo dalle situazioni di precarietà oggi più diffuse nel Meridione”.
In buona compagnia dell’Abruzzo ci sono le altre regioni del Sud con incrementi del reddito più consistenti tra il 2019 e il 2022.
Per quanto riguarda il reddito disponibile pro-capire l’Abruzzo guida la classifica delle regioni del Sud, con 18.271,27 euro nel 2022 rispetto ai 16.492,79 euro del 2019, ma sicuramente in svantaggio rispetto alla media nazionale, pari a 21.114,84 euro e al più ricco Nord-Ovest dove il reddito disponibile pro capite è pari a 24.750,98 euro.
Nella graduatoria decrescente delle province in base alla variazione percentuale a prezzi correnti del reddito disponibile delle famiglie consumatrici, troviamo per prima L’Aquila (26esima nella classifica nazionale) con una variazione del 10% dal 2019 al 2022. A seguire c’è Chieti, con una variazione dell’8,7% (49esima nella classifica nazionale), ancora a scendere troviamo Pescara che ha registrato una variazione dell’8,4% (54esima nella classifica nazionale). Infine c’è Teramo, con una variazione dell’8% (59esima nella classifica nazionale).
Per quanto riguarda, invece, il reddito disponibile pro capite delle famiglie consumatrici la prima che troviamo in classifica è Pescara con 19.723 euro (al 60esimo posto nella graduatoria decrescente delle province), seguita da Teramo con 18.673 euro (67esima nella classifica nazionale), Chieti con 18.512 euro (69esima a livello nazionale) e infine L’Aquila con 15.965 (84 esima a livello nazionale).
“L’Abruzzo – commenta Michele De Vita, segretario generale della Camera di Commercio Chieti Pescara – è la regione del Meridione con il reddito disponibile più alto e, soprattutto, la sesta regione, a livello nazionale, che ha registrato il migliore incremento nel quadriennio considerato dal Centro Studi Tagliacarne. Inoltre è positivo il dato dell’incremento del reddito disponibile delle due province di Chieti e Pescara che riportano una variazione percentuale in crescita di oltre l’8%”.