A Teramo si accendono le luci ma manca l’albero e manca il sindaco: ci sono invece i commercianti

9 Dicembre 2023
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La protesta dei commercianti sui parcheggi a pagamenti

I commercianti hanno deciso di manifestare nel pomeriggio contro parcheggi blu e PUMS, proprio durante l’accensione delle luminarie

TERAMO – Nel giorno dell’Immacolata si sono accese le luci del Natale Teramano sulla città. Quest’anno però lo spettacolo che come di consueto ha riunito i cittadini alle 18 sotto il cielo delle luminarie, si è svolto con numerose assenze. Nessun saluto, nessun intervento, nessuna istituzione presente, né il sindaco, né l’assessore Filipponi. E poi niente albero di Natale. Solo un nastro registrato che ringraziava gli enti. Nessuna presenza, neanche di fronte a quello che è stato l’altro spettacolo del Natale Teramano. Sulle scalinate del Duomo i commercianti hanno manifestato contro i parcheggi blu e contro l’adozione del PUMS, mostrando lo striscione “iononcisto… no strisce blu a Teramo“. Tra fischietti e vernice blu tutti uniti hanno chiesto le dimissioni della giunta D’Alberto perché «stanchi di essere martoriati». 

I parcheggi blu che appaiono quotidianamente su nuove vie del centro; le tariffe estremamente onerose che comportano che un parcheggio per qualche ora arrivi a costare oltre 10 euro; nessun incasso sui parcheggi da parte del comune a causa della convenzione con la Easy Help, la ditta che gestisce gli stalli blu; l’iniziativa della Jolly sosta che prevede la prima mezz’ora gratuita per il periodo natalizio, vista come un malsano contentino, quando in altri comuni anche a due passi da Teramo i parcheggi a Natale diventano completamente gratuiti; e poi il PUMS che da settimane accende gli animi sia di chi a priori vuole contrastarlo, quanto di chi vorrebbe apportare serie modifiche perché vive e lavora nel centro storico; lo spettro di quella ztl che terrorizza; la polemica di chi chiede di riportare i pedoni a Teramo prima di pensare a un piano su misura per loro; di chi chiede ancora il bilancio della ricostruzione del centro storico; tutto portato sul tavolo della protesta.

«Dov’è il sindaco? Dimissioni!», è lo slogan che urlano tutti insieme. E il sindaco, effettivamente, non c’è. Non c’è lui, non c’è l’assessore Filipponi, non c’è la giunta. Un semplice gesto di educazione per lasciare libera la manifestazione? Per i commercianti no, si tratta solo di codardia. 

La mancanza di risposte, la mancanza di volti della maggioranza, il grido “dimissioni” a pochi mesi dal rinnovo della giunta segna sicuramente il momento storico e politico che va verso le regionali. Il centro sinistra pagherà questo scenario? 

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