Durante la rissa uno dei detenuti coinvolti è stato ridotto in fin di vita
TERAMO – L’ennesimo grido d’allarme da parte dei sindacati di polizia penitenziaria, sulla situazione del carcere di Castrogno di Teramo. E’ di ieri infatti l’ultima rissa registrata all’alba, nel terzo reparto della struttura. Una grave colluttazione tra circa 10 detenuti stranieri: sgabelli, piedi di tavolini e addirittura lamette utilizzate per ferirsi tanto da ridurre uno di loro in fin di vita. I disordini si sono protratti fino a tardissimo pomeriggio anche con l’incendio di due celle. “La situazione è degenerata dopo giorni di tensione alimentata dall’arrivo di parecchi detenuti allontanati dagli istituti laziali per motivi di ordine e sicurezza e tutti concentrati a Teramo”, rendendo il carcere ricettacolo di delinquenti facinorosi senza minima osservanza di qualsiasi regola di convivenza oltre che penitenziaria, con la vocazione alla violenza, alla prevaricazione e alle attività illecite”, scrive il sindacato del Sinappe. “Ancora una volta, sono state messe a dura prova quelle poche unità che quotidianamente cercano di garantire l’ordine e la sicurezza dei reparti detentivi sovraffollati. Questa situazione ormai appartiene alla quotidianità di Castrogno e i poliziotti montano in servizio affidandosi alla divina provvidenza”.