Teateservizi di Chieti, l’assemblea di ieri non indica vie d’uscita: tutto rinviato al 29 novembre

14 Novembre 2023
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La speranza è che in sede di consiglio comunale si possa effettuare una revisione sia del Dup che del bilancio

Il destino della Teatesrvizi di Chieti potrebbe essere legato al prossimo consiglio comunale sul bilancio. La riunione tenutasi ieri tra il liquidatore Luca Di Iorio e il sindaco Diego Ferrara, presente in veste di rappresentante del socio unico, ovvero il Comune, non ha fornito le risposte sperate.

Il dissesto del Comune, infatti, ha agito da freno, facendo in modo che il primo cittadino si limitasse a ribadire quanto già previsto sia dal bilancio di previsione che dal Dup, il Documento unico di programmazione.

Di Iorio aveva richiesto una riunione per fare chiarezza sulla disponibilità del Comune di tenere fede a tre impegni principali: l’immobile di via delle Robinie, che dovrebbe essere dato alla società per poter effettuare una ricapitalizzazione, il comodato d’uso a titolo gratuito della sede della stessa società e l’aumento del costo del servizio di riscossione.

Su quest’ultimo punto Ferrara ha sottolineato che l’aumento dell’aggio non è previsto al momento, ma a tal fine ci sarà un accantonamento nel corso dei prossimi due anni. Per l’immobile di via Robinie, il Comune avrebbe invece le mani legate perché, nonostante permanga l’intenzione di conferirlo, in seguito alla dichiarazione di dissesto è attualmente la Osl, Organismo straordinario di liquidazione, a decidere sulle alienazioni degli immobili per il finanziamento della massa passiva. Mentre per il comodato d’uso della sede della società la questione è più complicata, perché non costituendo fonte di reddito, non può essere concesso.

A questo punto si presenterebbe un’unica via d’uscita per salvare il concordato: il “cram down”, richiedibile dal liquidatore, in base al quale alla quale il tribunale potrebbe decide di confermare o modificare il piano del rimborso del debito anche nel caso in cui i creditori non fossero d’accordo. Sempre se il tribunale non chiamerà prima a presentarsi il liquidatore, che potrebbe non chiedere l’attuazione della nuova norma senza la certezza che i tre punti richiesti possano essere concessi.

Una situazione complicata e dettata da tempi stretti che, se non sincronizzati, potrebbero bloccare tutto l’iter. Intanto il sindaco ha aggiornato l’assemblea al 29 novembre, ovvero dopo il consiglio comunale, nella speranza che si possa effettuare una revisione sia del Dup che del bilancio.

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