La Procura certifica l’interesse pubblico per evitare la chiusura prolungata della struttura e scongiurarne il degrado
PESCARA – La parola fine è arrivata con un provvedimento limpido: il Gip del Tribunale di Pescara ha disposto il proscioglimento totale per tutti gli indagati nell’inchiesta sull’affidamento in via d’urgenza del complesso sportivo delle Naiadi. Una decisione che recepisce in toto la richiesta della Procura e sancisce che né la Regione Abruzzo né Areacom hanno commesso alcun reato, agendo sempre nell’interesse pubblico, per evitare la chiusura prolungata della struttura e scongiurarne il degrado.
L’inchiesta, che nei mesi scorsi aveva alimentato un acceso dibattito politico e mediatico, era nata da esposti e denunce che mettevano nel mirino la procedura con cui la gestione dell’impianto era stata affidata con urgenza, in assenza di gara. Le indagini avevano portato anche al sequestro di dispositivi informatici e cellulari in uso al direttore dell’Agenzia per la Committenza, Donato Cavallo, rimasti sotto esame per oltre un anno.
È proprio su Cavallo che si concentra gran parte dell’intervento del presidente della Regione, Marco Marsilio, che parla di una “figura cristallina, di adamantina onestà”, riconsegnata ora alla sua funzione da un’indagine che, sostiene, ne ha confermato l’integrità e la correttezza operativa. “Non ne avevamo dubbi”, ha commentato Marsilio, aggiungendo: “Ringrazio il dottor Cavallo per la professionalità e la dignità con cui ha affrontato questa vicenda. Le indagini hanno accertato che l’unico obiettivo era tutelare il patrimonio pubblico e garantirne la riapertura in tempi rapidi”.
Ma il governatore va oltre, e denuncia una presunta strumentalizzazione dell’inchiesta a fini politici: “Ancora una volta, dietro l’attacco a Cavallo e Areacom, si mirava a colpire me. Si tratta della solita pratica di cercare per via giudiziaria ciò che non si riesce a ottenere nelle urne”. Marsilio non risparmia parole dure contro “illazioni e maliziose insinuazioni”, parlando di “fango rispedito al mittente”. Un passaggio significativo è riservato anche alla Procura, guidata da Giuseppe Bellelli, lodata dal presidente per l’“onestà morale e la serenità di giudizio dimostrate”.