Gran Sasso, Mariani scrive a Marsilio: “Subito cabina di coordinamento per il traforo”

29 Aprile 2025
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Caos viabilità causato dall’incendio di un veicolo, il presidente della Commissione di Vigilanza chiede chiarezza e condivisione sul cronoprogramma della messa in sicurezza dell’acquifero.

L’AQUILA – La viabilità nel cuore dell’Abruzzo torna sotto i riflettori dopo i disagi registrati domenica scorsa, quando un incendio all’interno del traforo del Gran Sasso ha causato la chiusura della carreggiata in direzione Roma e paralizzato la viabilità sulla Statale 80. Una situazione che riaccende l’attenzione sulla complessa partita dei lavori di messa in sicurezza dell’acquifero del Gran Sasso, al centro di una lettera formale inviata oggi da Sandro Mariani, presidente della Commissione di Vigilanza del Consiglio regionale, al governatore Marco Marsilio.

“Non si può più attendere”, afferma Mariani, riferendosi alla necessità di convocare con urgenza una cabina di coordinamento tra tutti gli attori coinvolti nei lavori previsti sull’autostrada A24 e nel traforo del Gran Sasso. L’obiettivo è duplice: fare chiarezza sulle tempistiche effettive degli interventi e predisporre un piano condiviso per gestire le inevitabili ripercussioni sul traffico.

I lavori, avviati nell’autunno scorso e subito sospesi a causa della rottura di un collettore di drenaggio che ha provocato intorbidamenti nelle acque, sono di estrema delicatezza. In gioco c’è la sicurezza di un sistema idrico che serve circa 70mila persone, oltre alla tutela delle infrastrutture scientifiche dei Laboratori dell’INFN, operanti all’interno della montagna, e la rete autostradale gestita da Strada dei Parchi Spa.

“Gli abruzzesi ricordano bene i disagi dell’autunno: code interminabili, semafori, tempi di percorrenza raddoppiati se non triplicati. Non possiamo permetterci di ripetere lo stesso scenario senza un coordinamento efficace”, ha dichiarato Mariani, che ha citato le rassicurazioni già fornite in sede di Commissione dal direttore generale della Regione, Antonio Sorgi, e dal commissario straordinario Pierluigi Caputi.

Secondo quanto previsto dal comma 8 dell’articolo 4-ter del D.L. 32/2019, la cabina di coordinamento dovrebbe includere, oltre al commissario Caputi, anche i rappresentanti della Regione, della società Ruzzo Reti, dei Laboratori INFN e del concessionario autostradale. Ma per Mariani, è fondamentale coinvolgere anche gli enti locali e predisporre un piano viario alternativo che tenga conto dei cantieri già presenti o previsti su arterie cruciali come l’A14, l’A25 e la S.S. 80.

“Serve una pianificazione trasparente e partecipata, perché la sicurezza idrica e quella della mobilità non possono procedere su binari separati”, conclude il presidente della Commissione. Ora la palla passa al presidente Marsilio, chiamato a decidere se e quando aprire il tavolo di confronto prima della ripartenza di lavori destinati a incidere profondamente sul territorio e sulla vita quotidiana di migliaia di cittadini.

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