La Provincia avvia le indagini al Delfico: saranno concluse entro il 3 giugno

29 Aprile 2025
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Le verifiche raggiungeranno il massimo livello di approfondimento previsto, il cosiddetto LC3, così da garantire una conoscenza completa delle dinamiche strutturali del palazzo

TERAMO – La Provincia ha avviato i lavori di indagine al Convitto Delfico di Teramo, che serviranno a verificare il livello di staticità e di resistenza antisismica dell’edificio, sottoposto a sequestro dalla magistratura dal 3 ottobre 2024. Si inizia con i saggi stratigrafici e, secondo il cronoprogramma, si concluderanno il prossimo 3 giugno con la redazione della relazione finale.

Le verifiche raggiungeranno il massimo livello di approfondimento previsto, il cosiddetto LC3, così da garantire una conoscenza completa delle dinamiche strutturali del palazzo. Questa fase preliminare sarà utile sia per la stesura del progetto di adeguamento sismico, affidato all’ATI Project tramite gara gestita da Invitalia, sia per permettere alla Provincia di presentare al Tribunale di Teramo una nuova istanza di dissequestro, dopo il rigetto deciso dalla Corte di Cassazione.

Nel frattempo, lunedì 5 maggio prenderanno il via anche i lavori nel Polo Scolastico della Cona per l’installazione dei primi moduli prefabbricati destinati ad accogliere l’intera popolazione scolastica del Convitto e del Liceo Delfico, circa 1.200 persone tra studenti, docenti e personale amministrativo.

I primi giorni di luglio saranno avviati i lavori per la realizzazione del refettorio. In parallelo, si attende l’esito del Consiglio Comunale sull’istanza di permesso in deroga necessaria a costruire nuovi moduli nella stessa area, destinati ad accogliere anche gli alunni delle scuole primarie attualmente trasferiti nella sede della “De Jacobis”. A questi interventi si aggiungeranno anche i lavori di sistemazione dell’area parcheggio, che sarà ampliata e asfaltata per far fronte all’incremento di utenza previsto.

L’obiettivo dichiarato dalla Provincia rimane comunque quello di ridurre i tempi dell’appalto, valutando l’ipotesi di adottare doppi turni scolastici e di consentire, almeno per alcune parti del complesso, un rientro graduale degli studenti. Tutto ciò, naturalmente, resta subordinato all’esito delle indagini in corso e alla possibilità di ottenere il dissequestro dell’edificio.

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