Fermati dai carabinieri due campani di 28 e 38 anni. Avevano nascosto soldi e gioielli nel filtro dell’aria dell’auto. La vittima è un’83enne delle Marche
CASTEL DI SANGRO – Nella trappola ci è finita un’anziana di 83 anni delle Marche, convinta con una telefonata allarmante a consegnare soldi e gioielli per “salvare un parente dall’arresto”. Una truffa ben orchestrata, ma finita poche ore dopo lungo la Statale 17, in Abruzzo, grazie al coordinamento tra i carabinieri di Ancona e quelli di Castel di Sangro, guidati dal capitano Giuseppe Testa.
Nella notte, i militari hanno fermato l’auto sospetta in un posto di blocco predisposto proprio in seguito alla segnalazione marchigiana. A bordo due uomini originari della Campania, di 28 e 38 anni, già noti alle forze dell’ordine per reati analoghi.
Durante la perquisizione personale e del veicolo, i carabinieri hanno scoperto un bottino nascosto con metodi ingegnosi: 1.900 euro in contanti e ben 35 oggetti preziosi occultati nel filtro dell’aria dell’automobile. Monili in oro, orologi, anelli: beni dal valore affettivo oltre che economico, subito riconducibili alla denuncia sporta poche ore prima da un’anziana ad Ancona.
Secondo quanto ricostruito, la donna era stata contattata telefonicamente da un sedicente maresciallo dei carabinieri, che le aveva comunicato l’arresto imminente di un familiare coinvolto in un incidente. Per “evitare conseguenze legali”, le era stato chiesto di consegnare tutto il denaro contante e i gioielli che aveva in casa a due incaricati. Il sostituto procuratore della Repubblica di Sulmona, Edoardo Mariotti, ha disposto la custodia cautelare in carcere per entrambi, in attesa dell’udienza di convalida.