Una simulazione di sversamento di idrocarburi dalla piattaforma “Viviana” al largo di Pineto ha messo alla prova il “Piano operativo locale di pronto intervento contro gli inquinamenti” della Capitaneria di porto di Pescara. L’esercitazione ha coinvolto, oltre alla Capitaneria, l’Arpa Abruzzo, i Vigili del fuoco e l’Eni, per testare l’efficacia delle procedure di contenimento e recupero del carburante sversato e delle operazioni antincendio
PESCARA – Uno sversamento di gasolio in mare dalla piattaforma per l’estrazione di gas metano “Viviana”, ubicata al largo di Pineto, ma è soltanto una simulazione ‘Pollex’ per testare l’efficacia del “Piano operativo locale di pronto intervento contro gli inquinamenti” della Capitaneria di porto di Pescara. L’obiettivo dell’esercitazione è stato quello di verificare il livello di efficienza del personale e dei dispositivi antinquinamento e antincendio, gli stessi che potrebbero essere chiamati in causa per fronteggiare eventuali emergenze reali. Una operazione interforze, con dispiegamento di uomini e mezzi, che ha interessato la Capitaneria di porto di Pescara, la Prefettura di Teramo, l’Ufficio circondariale marittimo di Giulianova, il Comando provinciale Vigili del Fuoco di Teramo, l’Arpa Abruzzo e l’Eni.
In particolare, è stata simulata una fuoriuscita di gasolio in mare, causata da una fessurazione nella manichetta utilizzata durante le operazioni di rifornimento effettuate dal Jack Up Key Manhattan, una piattaforma utilizzata per operazioni di trivellazione offshore. L’incidente ha provocato lo sversamento di circa un metro cubo di carburante nelle acque circostanti. Subito dopo la segnalazione, tutte le operazioni di rifornimento sono state sospese, e attivate le procedure di emergenza previste dal Piano Operativo Locale di pronto intervento contro gli inquinamenti, corrispondenti al 1° livello di emergenza.
Nel frattempo, la Società Eni ha attivato le proprie procedure di emergenza ambientale, mobilitando mezzi specializzati per il contenimento e il recupero del gasolio disperso in mare.
Ma la simulazione non si è limitata al solo danno ambientale da sversamento. In questo stesso scenario, è stato infatti simulato un principio di incendio si è sviluppato a bordo della piattaforma, domato prontamente dalla squadra di emergenza in servizio che è riuscita ad evitare il propagarsi del danno. Le operazioni antincendio si sono svolte secondo le procedure interne dell’impianto, che prevede tempestivi interventi in caso di situazioni critiche.