Living Gran Sasso, il progetto che rilancia il turismo e i servizi nei comuni del cratere

27 Marzo 2025
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Un imponente programma portato avanti grazie al lavoro congiunto dei sindaci e del Commissario Castelli

ROMA – «Il gioco di squadra istituzionale è stato la chiave per il conseguimento di questo importante risultato. Sono convinto che la bellezza dei nostri territori e il loro patrimonio culturale rappresentino strumenti fondamentali per contrastare lo spopolamento e promuovere lo sviluppo. Questo progetto esprime appieno l’approccio sistemico che definisco “metodo sinodale”: solo camminando insieme si può dare forma a una rinascita duratura delle comunità».

Così il Commissario Straordinario Guido Castelli ha commentato ieri a Roma, presso la Sala Monumentale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’incontro dedicato all’avanzamento del progetto Living Gran Sasso, iniziativa nata per promuovere lo sviluppo turistico, sociale e infrastrutturale dei territori colpiti dal sisma, con l’obiettivo di rafforzare la coesione territoriale e valorizzare le aree interne dell’Appennino abruzzese. Proprio l’intervento di Castelli ha permesso di ottenere la proroga dei tempi progettuali e l’integrazione delle risorse disponibili tramite il programma Next Appennino.

Il progetto, promosso dall’ATS Unico Gran Sasso costituita nel 2021 e composto da 22 Comuni delle province di Teramo, L’Aquila e Pescara, è stato finanziato con oltre 3,24 milioni di euro attraverso il Contratto Istituzionale di Sviluppo “Aree sisma – Cratere Centro Italia”. Comune capofila dell’iniziativa è Crognaleto. Il sindaco Orlando Persia ha sottolineato la centralità della digitalizzazione e dell’apertura verso l’esterno come strumenti essenziali per il rilancio del territorio: «Abbiamo tutto, dobbiamo soltanto comunicarlo meglio. Il nuovo brand Borghi del Gran Sasso sarà il veicolo per diffondere la nostra identità. La collaborazione con il Commissario Castelli è stata fin da subito fattiva e costruttiva».

Anche il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, ha ribadito l’importanza della cooperazione istituzionale tra i comuni del cratere: «Pur partiti in ritardo, siamo riusciti a costruire una rete forte, capace di richiamare l’attenzione su misure straordinarie. Teramo non rivendica un ruolo di preminenza, ma intende agire in coordinamento con tutti i Comuni, consapevole che siamo legati da un destino condiviso». Living Gran Sasso rappresenta oggi un modello di intervento sinergico tra amministrazioni locali, governo centrale e sistema delle autonomie, volto a promuovere il rilancio sostenibile dell’Appennino abruzzese.

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