L’assessore regionale ai Trasporti, Umberto D’Annuntiis, risponde alle accuse del Comune di Chieti riguardo al raddoppio della linea ferroviaria Pescara-Roma. Secondo l’assessore, Chieti ha rifiutato il dialogo con la Regione, perdendo così l’opportunità di ottenere opere di compensazione per il territorio
PESCARA – “Il Comune di Chieti cerca di mascherare la propria inadeguatezza scaricando il fallimento della sua azione amministrativa su altri”. Non usa mezzi termini l’assessore regionale ai Trasporti, Umberto D’Annuntiis, nel replicare alle accuse mosse dall’amministrazione comunale di Chieti in merito al raddoppio della linea ferroviaria Pescara-Roma.
Secondo l’assessore, la Regione Abruzzo è stata “vicina a tutti i comuni e a tutti i cittadini”, ottenendo “significativi benefici in termini di opere di compensazione e di valutazione degli espropri”. Tuttavia, il Comune di Chieti avrebbe scelto di non partecipare al tavolo di confronto mediato dalla Regione, preferendo invece “la strada della guerra in tutte le sedi giudiziarie”.
“Il risultato è stato una sconfitta totale”, afferma D’Annuntiis. “Ora la ferrovia passerà, così come previsto, ma senza alcun intervento ulteriore di compensazione sul territorio, che invece gli altri comuni hanno ottenuto”.
L’assessore accusa l’amministrazione comunale di Chieti di aver anteposto “miseri interessi di parte” al bene della città, facendo “propaganda” anziché governare. “Ci auguriamo, per il bene della città di Chieti, che questo atteggiamento autolesionista cambi e che per le prossime attività il Comune faccia come gli altri, al fine di procurare benefici ai suoi cittadini”, conclude D’Annuntiis.
La polemica sul raddoppio della linea ferroviaria Pescara-Roma continua dunque a infiammare il dibattito politico locale, con accuse reciproche tra Regione e Comune di Chieti.