Aree idonee, slitta il voto sulla legge per gli impianti rinnovabili: nuova discussione il 14 marzo

12 Marzo 2025
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l provvedimento è stato posticipato per consentire la definizione di emendamenti e superare le divisioni interne alla maggioranza. L’Abruzzo dovrà contribuire all’obiettivo nazionale di potenziare la capacità rinnovabile, contemperando le esigenze di sviluppo energetico con la tutela del territorio e del paesaggio

L’AQUILA – I consiglieri regionali abruzzesi avranno a disposizione altre 72 ore per trovare un accordo sul disegno di legge che disciplina l’individuazione delle aree idonee e non idonee all’installazione di impianti da fonti rinnovabili. Atteso in aula nella seduta di ieri, il provvedimento è stato rinviato al 14 marzo su decisione unanime della Conferenza dei Capigruppo. Il differimento è stato ritenuto necessario per consentire la definizione di emendamenti e sub-emendamenti, nell’intento di ricomporre le divisioni interne alla maggioranza di centrodestra e stemperare il confronto con l’opposizione.

“Un rinvio necessario – spiegano i consiglieri di centrosinistra che compongono il Patto per l’Abruzzo – perché il progetto di legge predisposto dalla Giunta, e sul quale si sono svolte le audizioni di sindaci, associazioni di tutela ambientale e associazioni del comparto agricolo, è stato completamente riscritto dagli emendamenti della maggioranza di centrodestra. Interventi che hanno solo aumentato i dubbi di tutti, tanto che oggi la stessa maggioranza ha presentato quattro sub emendamenti che riscrivono e sostituiscono integralmente gli articoli 2-3-4 e 5. Praticamente tutta la legge. Ad aggravare il pressapochismo legislativo del centrodestra c’è stato il consueto ostracismo verso la funzione dei consiglieri di opposizione. Infatti, fino alla conferenza dei capigruppo, da noi appositamente richiesta per superare l’impasse creatosi, i sub emendamenti di maggioranza non erano stati pubblicati e resi noti alle forze politiche di opposizione. Grazie al rinvio ottenuto – concludono – avremo più tempo per ragionare, con sindaci e associazioni interessate, sul testo di legge che sarà realmente in discussione in Consiglio regionale”.

Il provvedimento rientra nel quadro delle nuove politiche energetiche nazionali e si allinea a quanto già fatto da altre regioni, come la Sardegna, per regolamentare l’installazione degli impianti green. Il disegno di legge prevede una suddivisione del territorio in quattro categorie: idonee, dove saranno semplificate le autorizzazioni per i nuovi impianti; non idonee, che comprendono aree tutelate e beni paesaggistici; ordinarie, soggette a procedure standard; e vietate, come le zone agricole protette. L’obiettivo è favorire la transizione energetica, riducendo al minimo il consumo di suolo e garantendo al contempo la tutela del patrimonio ambientale e culturale.

Il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) prevede che l’Italia raggiunga una capacità totale installata di energia solare pari a 79,2 gigawatt (GW) entro il 2030, partendo dai 25,1 GW registrati nel 2022, e una capacità eolica totale di 28,1 GW, con un incremento di 17 GW rispetto al 2022. Per contribuire al raggiungimento di questi obiettivi, l’Abruzzo è chiamato ad aggiungere 2.092 megawatt (MW) di nuova capacità rinnovabile entro il 2030, rispetto ai livelli del 2020. Questo incremento sarà ottenuto attraverso l’installazione di nuovi impianti fotovoltaici ed eolici nelle aree individuate dalla normativa regionale.

La sfida principale sarà, dunque, quella di trovare un equilibrio tra lo sviluppo delle energie rinnovabili e la tutela del territorio. Il presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, ha sottolineato l’importanza di una riformulazione della norma transitoria per garantire un’approvazione largamente condivisa. A tal proposito, il capogruppo di Fratelli d’Italia, Massimo Verrecchia, è stato invitato a lavorare su questo aspetto per rendere il testo più chiaro e funzionale.

L’appuntamento è quindi rinviato a venerdì 14 marzo, data in cui il Consiglio regionale dovrà trovare la quadra su un provvedimento strategico per il futuro energetico dell’Abruzzo.

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