Niente test d’ingresso a Medicina, l’Università d’Annunzio: “Ora accesso più equo”

12 Marzo 2025
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L'università "d'Annunzio" a Chieti

La delegata del Rettore alla Didattica commenta la riforma di accesso al corso di Laurea: “Annunciato da tempo, siamo al lavoro per organizzarci”

CHIETI – La Camera ha approvato in via definitiva la riforma dell’accesso ai corsi di laurea in medicina e chirurgia, che di fatto cancella i test che precedono l’iscrizione e prevede la delega al governo ad adottare, entro un anno dalla sua entrata in vigore, uno o più decreti legislativi per la revisione delle modalità di accesso. Si prevede che l’immatricolazione al primo anno di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria sia libera, senza test di ammissione. Il momento della selezione si sposta alla fine del primo semestre di studi, dopo una serie di esami. “La posizione dell’Università d’Annunzio su questo tema è quella che è emersa anche in Conferenza dei Rettori”, commenta la Professoressa Angela Di Baldassarre, delegata del Rettore Liborio Stuppia alla didattica, “si tratta di un importante passo in avanti. Ora è il momento di organizzarsi, di mettere a punto una procedura che possa gestire flussi maggiori di studenti. Siamo già al lavoro per farlo, sappiamo ad esempio che una parte della didattica verrà predisposta on line”.

La selezione non più fatta all’ingresso, e quindi non affidata alla preparazione messa in campo nella scuola secondaria, secondo la docente garantirebbe un accesso più equo alla facoltà: “I ragazzi sosterranno il test dopo sei mesi di corso, tutti allo stesso livello di preparazione, ma questo non incide su un futuro maggiore numero dei medici: la selezione è solo posticipata, e il fabbisogno dei medici verrà come sempre deciso dal confronto tra il Ministero dell’Università e quello della Salute”, spiega ancora la docente, che è anche nel gruppo di lavoro della Ministro Anna Maria Bernini.
“Come tutte le novità”, conclude la docente, “attraverseremo una fase di transizione ed adattamento, ma siamo fiduciosi di poter gestire questo cambiamento e siamo al lavoro affinché sia un passaggio sereno”.

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