Primo incontro ufficiale tra il nuovo Direttore Generale e il Rettore dell’Ateneo teatino, particolare attenzione alla questione Ospedale
CHIETI – La necessità di intervenire sulle discipline chirurgiche per far crescere attrattività e volumi, gli interventi su viabilità interna e accoglienza all’ospedale di Chieti, l’integrazione con l’Università: sono questi, a grandi linee, i temi toccati durante il primo incontro tra il direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Mauro Palmieri, e il rettore dell’Università “D’Annunzio” di Chieti Pescara, Liborio Stuppia. Clima cordiale, toni distesi e impegno reciproco per una collaborazione proficua e tesa a dare nuovo slancio all’assistenza sanitaria, con particolare attenzione al “SS. Annunziata” dove, al di là dei lavori di riqualificazione del Corpo C, occorre investire anche su emergenza e alta specializzazione propria di un ospedale Hub. “Sono già al lavoro sui dossier prioritari per Chieti e gli altri presidi – ha sottolineato Palmieri – nella convinzione che la strada da percorrere sia quella della caratterizzazione, così da renderli attrattivi sia per professionisti e giovani in formazione sia per i pazienti. La Regione Abruzzo ha strutturato l’offerta sanitaria secondo una rete integrata, e a questa dobbiamo fare riferimento, ottimizzando tutto quello che abbiamo a disposizione. Quanto all’ospedale del capoluogo, la questione strutturale sarà pianificata in tempi rapidi, perché gli interventi necessari devono essere realizzati e conclusi entro il termine previsto, riducendo al minimo l’inevitabile disagio che i lavori possono comportare”. Dal canto suo il rettore ha confermato la piena disponibilità dell’Ateneo a una fattiva collaborazione con la nuova Direzione, indirizzata a creare sinergie che possano intervenire nel miglioramento delle attività assistenziali, senza trascurare un altro aspetto: “Le specifiche competenze del direttore Palmieri in tema di edilizia ospedaliera – ha messo in evidenza Stuppia – rappresenteranno un valore aggiunto sul tema della reingegnerizzazione dell’ospedale di Chieti, a sua volta base indispensabile per un incremento delle prestazioni sanitarie”.