Montesilvano, il Pd chiede lo stop al concerto del trapper Capo Plaza “Testi discutibili”

11 Marzo 2025
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La consigliera dem Manuela Natale attacca l’amministrazione sull’esibizione del trapper Capo Plaza: “Promuove contenuti che vanno nel verso esattamente opposto a quello auspicabile da tutti i genitori”

MONTESILVANO – Il Pd di Montesilvano osteggia il concerto del trapper Capo Plaza, in programma il 24 agosto prossimo, durante la rassegna musicale “Marea Festival”. La consigliera comunale Manuela Natale (Pd) ha espresso, infatti, forti perplessità, mettendo in relazione l’evento con il clima di insicurezza che si respira tra i giovani del territorio, e accusa l’amministrazione comunale guidata da De Martinis di offrire ai ragazzi un evento culturale principalmente per via dei testi delle canzoni che inneggiano a droga e armi bianche.

Il 6 marzo, ricorda Natale, Montesilvano è stata teatro di due episodi allarmanti: un sedicenne accoltellato sulla Strada Parco e un altro minorenne fermato con un pugnale di 28 centimetri nello zaino. Questi fatti, tra l’altro, si sono verificati proprio nel giorno in cui a Pescara veniva letta la sentenza di condanna per l’omicidio di Crox. Una coincidenza che, secondo la consigliera, solleva interrogativi sulle priorità educative e culturali della città.

«Due fatti allarmanti – sottolinea Natale –, che ci hanno riportato alla memoria il caso Crox. Credo che la società abbia un debito verso la cultura e la formazione etica di questi ragazzi. Sono anche una madre e credo che soprattutto le istituzioni dovrebbero promuovere l’educazione al rispetto verso gli altri e alla legalità». Le critiche sono rivolte anche al Comune, reo di aver investito risorse pubbliche per un concerto che, a detta della consigliera, diffonde messaggi discutibili. «L’amministrazione di Montesilvano nel calendario degli eventi estivi si fregia, anche con manifesti 6×3, della presenza del trapper Capo Plaza. È sufficiente scorrere i testi di questo ventiseienne per capire che promuove contenuti che vanno nel verso esattamente opposto a quello auspicabile da tutti i genitori. Chiunque può esprimersi come crede, ma un’amministrazione deve valutare e vagliare i contenuti promossi dai cantanti chiamati per i concerti», spiega ancora la consigliera dem.

Natale tiene a precisare che la sua posizione non è una richiesta di censura, ma una questione di scelte responsabili da parte delle istituzioni, che secondo la consigliera, al posto di finanziare questo genere di concerti potrebbe investire in corsi di legalità nelle scuole per rendere consapevoli i ragazzi delle «responsabilità conseguenti ad atti criminosi e violenti che impegnano oggi l’attenzione dei nostri tribunali e della stampa».

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