Rinviato il consiglio comunale sui moduli del convitto, D’Angelo: «Fuori ogni logica»

7 Marzo 2025
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Era prevista per oggi la seduta del consiglio comunale che avrebbe deliberato sul permesso a costruire per il convitto modulare

TERAMO – Si sarebbe dovuto tenere oggi il Consiglio Comunale di Teramo, che avrebbe deliberato sul permesso a costruire per il convitto modulare della Cona. Ieri sera tuttavia, è giunta la comunicazione del rinvio al 13 marzo. La decisione è stata presa dalla conferenza dei capigruppo, su proposta del Presidente del Consiglio Comunale, Alberto Melarangelo, per garantire la massima trasparenza nella discussione e evitare problematiche legate alla documentazione. Sebbene tutti gli atti fossero pronti, alcuni allegati cartografici risultavano depositati presso l’ufficio tecnico invece che in segreteria generale, spingendo così alla scelta del rinvio.

La decisione del rinvio ha suscitato la dura reazione del Presidente della Provincia di Teramo, Camillo D’Angelo, direttamente coinvolto in quello che era uno dei punti all’ordine del giorno, che ha espresso il proprio disappunto per lo slittamento di una questione così urgente.

“Ci troviamo di fronte a una situazione che supera ogni logica”, ha dichiarato D’Angelo. “Si sta giocando con il futuro di centinaia di studenti per logiche politiche che non interessano affatto alle famiglie e ai ragazzi. Proviamo a spiegare agli studenti del Delfico perché il Consiglio Comunale rinvia l’autorizzazione in deroga per i moduli scolastici? Proviamo a spiegarlo a chi, fino a ieri, viveva nel Convitto e oggi si ritrova in una stanza d’albergo?”.

D’Angelo ha ribadito che la Provincia, dopo aver valutato ogni possibile alternativa, ha scelto come unica soluzione praticabile l’area della Cona, considerata la più adatta per ospitare tutti gli studenti e convittori. “Le dirigenti scolastiche hanno accettato questa scelta e hanno persino svolto l’open day per le pre-iscrizioni indicando questa area”, ha sottolineato. “Le altre aree proposte, come il parcheggio di San Francesco o la zona della D’Alessandro, non sono idonee, e il vecchio stadio non è disponibile. Dobbiamo agire rapidamente per garantire una scuola e un convitto agli studenti”.

D’Angelo ha concluso con un appello affinché si superino le questioni burocratiche e regolamentari, che in un contesto emergenziale come questo risultano, a suo avviso, pretestuose e dannose. “Ogni perdita di tempo si traduce in un danno concreto per studenti, famiglie e docenti. La Provincia non si arrende: lo dobbiamo ai nostri ragazzi. Mi auguro che la notte porti consiglio a tutti”.

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