Un’operazione contro la pedopornografia online fra Abruzzo e Marche, ha permesso l’arresto di un uomo colto in flagranza di reato e di denunciarne altre due
PESCARA – In un’operazione contro la pedopornografia online fra Abruzzo e Marche, partita dal Centro Nazionale per il Contrasto della Pedopornografia Online (CNCPO) insieme ad alcune organizzazioni no profit internazionali, la Polizia di Stato ha arrestato una persona in flagranza e ne ha denunciate altre due per diffusione e detenzione di materiale pedopornografico. L’uomo è un cinquantenne della provincia di Pescara e, secondo le informazioni diffuse dalla Polizia, sarebbe stato trovato in possesso di oltre 15.000 file tra foto e video, in cui minorenni, anche bambini, erano coinvolti in atti sessuali con coetanei e con adulti. L’arrestato sarebbe, inoltre, stato colto in flagranza di reato, mentre era intento a scaricare e condividere i contenuti esplicitamente pedopornografici, conservati in un smartphone, cinque hard disk, due tablet e tre sim card, per un totale di circa 7 terabyte.
Ad eseguire le perquisizioni sui vari dispositivi sequestrati è stato il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Pescara, che attraverso innovativi software specifici per il contrasto alla pedopornografia on-line, dietro decreto della Procura della Repubblica dell’Aquila, ha rintracciato altre tre persone. Il COSC di Pescara ha agito in collaborazione con la sezione dell’Aquila, il COSC Marche e le sezioni di Pesaro e Ascoli Piceno.