Secondo un stima di Coldiretti, a Carnevale il 37% delle famiglie preferirà preparare i dolci della tradizione invece di acquistarli
ROMA – Con l’arrivo del Carnevale, in tutta Italia cresce l’attesa per i dolci tipici della tradizione. Secondo una stima della Coldiretti, quest’anno la spesa complessiva per frappe, chiacchiere, struffoli, arancini, tortelli e tutte le altre specialità regionali raggiungerà quasi i 220 milioni di euro. Da Nord a Sud, ogni regione porta in tavola i propri dolci caratteristici, tra cui anche la cicerchiata abruzzese, e i prezzi medi per acquistare questi dolci in panetterie, pasticcerie e supermercati si aggirano intorno ai 20 euro al chilo, mentre le specialità più ricercate toccano anche i 50-60 euro al chilo.
Questo ha portato un numero crescente di famiglie – circa il 37% secondo un sondaggio Coldiretti – a preferire la preparazione casalinga dei dolci di Carnevale, spesso coinvolgendo anche i bambini. Prepararli in casa consente di scegliere ingredienti freschi e di qualità, come uova e miele, che influiscono sul risultato finale. Proprio per questo sono numerose le iniziative che l’associazione di categoria ha organizzato in tutta Italia e che coinvolgono i mercati contadini di Campagna Amica e i cuochi contadini, che mostreranno al pubblico i segreti della preparazione di queste prelibatezze, tramandate di generazione in generazione.
Quest’anno, dunque, la festa delle maschere si conferma un’occasione non solo per celebrare la tradizione e il gusto, ma anche per riscoprire l’arte della pasticceria fatta in casa e confermare il sodalizio del mondo contadino con il Carnevale, festeggiato nell’antichità con grandi banchetti in cui si consumavano i prodotti freschi prima dell’inizio della Quaresima.
