Da domani inizia il Ramadan anche per le comunità musulmane in Abruzzo

28 Febbraio 2025
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In Abruzzo, la provincia con la comunità musulmana più numerosa è Teramo, seguita da L’Aquila, Chieti e Pescara

L’AQUILA – Le comunità musulmane in Abruzzo si apprestano a celebrare il Ramadan, il nono mese del calendario lunare islamico, che quest’anno assume un significato speciale per la sua coincidenza con l’Anno Giubilare e la Quaresima cristiana.

“Il Ramadan inizia domani e terminerà il 30 marzo con la festa di Eid al-Fitr, che segna la fine del digiuno”, spiega Abdula ‘Duli’ Salihi, presidente dell’associazione culturale Rilindja con sede all’Aquila. Questo periodo sacro è dedicato a preghiera, purificazione e riflessione, elementi che trovano un punto di contatto con la Quaresima, che avrà inizio il 5 marzo. “Entrambe le ricorrenze si basano sul digiuno e la preghiera, strumenti di crescita spirituale e avvicinamento a Dio. Cristiani e musulmani, pur con tradizioni diverse, condividono questa pratica come mezzo di purificazione interiore”, sottolinea Salihi.

Secondo i dati della Fondazione Ismu Ets, al 1° luglio 2024, la maggioranza della popolazione straniera in Italia è cristiana, ma per la prima volta la sua incidenza è scesa sotto il 53%. La comunità musulmana rappresenta il 29,8%degli immigrati, con almeno 1,6 milioni di fedeli nel Paese. Durante il Ramadan, le moschee e i centri culturali islamicidiventano punti di riferimento per i fedeli, ospitando preghiere collettive, momenti di studio del Corano e iniziative di beneficenza.

In Abruzzo, la provincia con la comunità musulmana più numerosa è Teramo (10.103 fedeli), seguita dall’Aquila(9.732, di cui oltre 2.000 nel capoluogo), Chieti (7.111) e Pescara (6.458), per un totale regionale di 33.404 musulmani, secondo una stima del Cesnur (Centro Studi sulle Nuove Religioni). Nel capoluogo abruzzese vi sono due luoghi di culto islamici: uno situato nella zona ovest, frequentato principalmente da marocchini ed egiziani, e uno nella zona est, gestito dalla comunità macedone e albanese.

“Vivremo questo mese all’insegna della vicinanza con i nostri fratelli cristiani”, conclude Salihi, “e nelle nostre preghiere rivolgeremo un pensiero particolare anche al Papa”.

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