Il sindaco Diego Ferrara ha inviato una lettera ufficiale alla Regione Abruzzo e alla dirigenza della Asl 2 per sollecitare la riapertura urgente del presidio sanitario, alla luce dell’ennesima battuta d’arresto per la realizzazione di una Casa di Comunità nell’ex asilo Peter Pan
CHIETI – La chiusura del Distretto Sanitario di Chieti Scalo, avvenuta nel 2019, continua a lasciare senza servizi essenziali una vasta fetta della popolazione cittadina, composta in larga parte da anziani e studenti universitari. Il sindaco Diego Ferrara ha quindi inviato una lettera ufficiale alla Regione Abruzzo e alla dirigenza della Asl 2 per sollecitare la riapertura urgente del presidio sanitario, alla luce dell’ennesima battuta d’arresto per la realizzazione di una Casa di Comunità nell’ex asilo Peter Pan. La decisione della Asl di stralciare il progetto ha generato forte preoccupazione, aggravando ulteriormente una situazione già critica.
“Le motivazioni che, da sindaco, mi spingono a perorare presso di Voi tale causa, sono tante. La più importante è certamente il bisogno di un presidio territoriale che dal novembre 2019 non esiste più nella parte più popolosa della città capoluogo di Provincia, Distretto che la Asl ha deciso di chiudere senza porre alcuna alternativa, nonostante fosse a servizio di una parte della città dove vivono e risiedono almeno 30.000 dei quasi 49.000 abitanti di Chieti, una popolazione costituita per lo più di persone anziane e di studenti universitari che da allora sono rimasti senza la copertura di laboratori e prestazioni sanitarie in loco”, scrive il primo cittadino di Chieti.
Ferrara ha sottolineato l’assenza di soluzioni alternative per garantire prestazioni sanitarie nel quartiere più popoloso della città e ha evidenziato un’ulteriore emergenza: a breve anche il consultorio, attualmente ospitato in un edificio comunale, dovrà essere trasferito per consentire i lavori di riqualificazione finanziati con fondi PNRR. “A fronte di tali situazioni siamo a chiederVi di riattivare il Distretto, non essendo la città in condizione di subire ulteriori perdite. Chieti Scalo non può rimanere ancora senza un presidio sanitario di tale importanza, né la Asl può lasciare che decisioni drastiche vengano a ricadere sulla vita e sui diritti dei nostri cittadini”, conclude il sindaco.