Il sindaco di Chieti e la giunta hanno denunciato un atteggiamento ostile nei confronti della comunità, in particolare dei cittadini di Chieti Scalo, già privati nel 2019 del Distretto sanitario senza che sia stata prevista una soluzione alternativa
CHIETI – “La decisione del direttore uscente della Asl 2 Thomas Schael di stralciare il progetto relativo all’ex asilo Peter Pan da quelli finanziati con fondi PNRR non è un dispetto all’Amministrazione Ferrara, ma un affronto gravissimo da parte della dirigenza Asl alla città di Chieti”, così il primo cittadino Diego Ferrara a seguito della decisione della Asl di stralciare il progetto relativo alla Casa di Comunità per puntare in una struttura simile a Lama dei Peligni. Il sindaco di Chieti e la giunta hanno denunciato un atteggiamento ostile nei confronti della comunità, in particolare dei cittadini di Chieti Scalo, già privati nel 2019 del Distretto sanitario senza che sia stata prevista una soluzione alternativa.
“Vista l’inerzia sul progetto del nuovo Distretto sanitario, nonché sulle soluzioni alternative da offrire nell’attesa, abbiamo messo a disposizione il Peter Pan, che, a prescindere dal progetto PNRR, lui non ha usato, così come non ha usufruito nemmeno degli spazi della sede della ex Teateservizi di piazza Carafa, che gli abbiamo messo a disposizione nonostante il frettoloso sopralluogo che mesi fa lui vi ha compiuto, bypassando tutte le buone pratiche di sinergia fra istituzioni”, rimarcano sindaco e giunta.
Il ritiro del progetto arriva in un momento delicato, subito dopo che il Consiglio comunale ha vincolato l’utilizzo dell’ex San Camillo a finalità sanitarie. Un tempismo che, secondo l’amministrazione, rivela un intento più politico che tecnico. Oltre alla mancata realizzazione della Casa di Comunità, l’eredità lasciata dal direttore uscente pesa sulla sanità locale, spiega l’amministrazione: debiti, liste d’attesa infinite e un ospedale depotenziato, mentre la direzione sanitaria ha rischiato il trasferimento a Santa Maria Imbaro. La chiusura del Distretto di Chieti Scalo, primo segnale di un progressivo disinteresse per la città, resta una ferita aperta per la comunità, che ora si vede privare di un altro servizio essenziale.