Magic Italy’s Center: in E-bike per rilanciare l’Appennino centrale

12 Febbraio 2025
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Il progetto, finanziato dal PNRR, punta a rilanciare 26 comuni tra Abruzzo, Lazio e Marche con il turismo su due ruote, potenziando percorsi ciclabili e servizi digitali. Il Consiglio comunale dell’Aquila ne discuterà nella prossima seduta

L’AQUILA – La promozione dell’Appennino centrale corre sulle due ruote attraverso un itinerario che comprende 26 comuni delle province dell’Aquila, Teramo, Pescara, Rieti e Ascoli Piceno. Si chiama Magic Italy’s Center il progetto che promette di creare un sistema innovativo di offerta turistica e incentivare il turismo sostenibile attraverso l’e-bike tourism. L’iniziativa, finanziata lo scorso anno dal piano complementare del PNRR con un importo di 3,7 milioni di euro e che quest’anno potrebbe ottenere una dotazione finanziaria maggiore, sarà al centro della prossima seduta del Consiglio comunale dell’Aquila. Capofila dei comuni appenninici è il Comune di Teramo,  mentre quello dell’Aquila è al vertice dell’aggregazione dei territori coinvolti.

Il progetto si concentra su un’area geografica di straordinaria bellezza e valore storico, duramente colpita dai terremoti del 2009 e del 2016. L’obiettivo è trasformare il turismo in un motore di rilancio economico e sociale, puntando su una mobilità sostenibile e sulla creazione di nuovi servizi per residenti e visitatori. In particolare, Magic Italy’s Center prevede l’implementazione di segnaletica turistica dedicata, la valorizzazione dei percorsi ciclabili e delle aree di sosta, oltre alla digitalizzazione delle informazioni e dei servizi di accoglienza.

Il turismo lento e sostenibile, come quello legato all’e-bike tourism, rappresenta un’opportunità concreta per il rilancio dei borghi e delle aree interne, offrendo un’esperienza autentica e rispettosa dell’ambiente. Attraverso un sistema strutturato di accoglienza e promozione territoriale, il progetto intende non solo attrarre visitatori, ma anche incentivare nuove opportunità economiche per le comunità locali, contribuendo così alla riqualificazione di aree a rischio di spopolamento.

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