Sei indagati per falso in atto pubblico e truffa: immobili sottratti con documenti falsificati, denaro trasferito all’estero
TERAMO – Un’indagine della Guardia di Finanza di Giulianova, coordinata dalla Procura della Repubblica di Teramo, ha smascherato un piano criminoso per sottrarre immobili a persone vulnerabili attraverso documenti falsi e atti notarili contraffatti. Gli indagati avrebbero utilizzato una procura speciale a vendere falsa e un certificato medico contraffatto per trasferire la proprietà di un immobile all’insaputa dell’anziana proprietaria, allettata da tempo.
L’abitazione, descritta falsamente come in condizioni di abbandono e inabitabile, è stata venduta per 30.000 euro, ma le indagini hanno rivelato che il perito incaricato non ha mai effettuato la valutazione. Inoltre, il rogito riportava il pagamento della somma alla proprietaria già deceduta mesi prima. Il notaio ha poi falsamente attestato di aver ricevuto la ratifica della vendita da parte della figlia della donna, dichiarandola incapace di firmare l’atto, circostanza smentita dalle indagini.
Con un sistema analogo, il notaio e un altro soggetto hanno venduto due immobili appartenenti a un uomo ricoverato in una struttura di emergenza e sotto tutela legale, che non era a conoscenza della cessione. Gli accertamenti hanno rivelato flussi di denaro sospetti per oltre 100.000 euro, trasferiti in Bulgaria e a una società di compravendita di auto. Il notaio, inoltre, non ha rispettato gli obblighi antiriciclaggio ed è risultato irreperibile dopo la notifica dell’ispezione.
Il Tribunale di Teramo ha disposto il sequestro preventivo di un immobile da 650.000 euro, considerato profitto illecito della truffa. Sei persone sono state rinviate a giudizio per falso in atto pubblico e truffa, mentre il medico coinvolto ha patteggiato la pena e i certificati utilizzati per la frode sono stati dichiarati falsi.