Morte di Andrea Prospero, ancora tanti interrogativi: la famiglia lancia un appello a “Chi l’ha visto?”

6 Febbraio 2025
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Proseguono le indagini sulla tragica morte del 19enne scomparso a Perugia. La famiglia esclude l’ipotesi del suicidio

LANCIANO – Restano molti punti oscuri sulla morte di Andrea Prospero, il giovane universitario di Lanciano ritrovato senza vita il 29 gennaio in un appartamento di Perugia dopo cinque giorni di ricerche. Martedì 4 febbraio, la comunità della sua città natale gli ha dato l’ultimo saluto, mentre le indagini proseguono per chiarire le circostanze del decesso.

La polizia postale sta analizzando il computer, cinque telefoni cellulari e innumerevoli schede SIM ritrovate nel monolocale che il 19enne aveva affittato segretamente per tutto il mese di gennaio. L’appartamento, situato a circa 150 metri dallo studentato ufficiale in cui risiedeva, è ora al centro delle indagini. Vicino al corpo sono stati rinvenuti blister di farmaci vuoti e solo gli esami tossicologici potranno stabilire se la loro assunzione abbia avuto un ruolo nella tragedia. Gli inquirenti stanno inoltre verificando le modalità di pagamento dell’alloggio, poiché il denaro utilizzato non sembra essere transitato dalla carta prepagata del ragazzo. Si stanno esaminando altre due carte di credito, intestate a terzi, per comprendere eventuali collegamenti con la vicenda.

Anche la trasmissione Chi l’ha visto?, nella puntata del 5 febbraio, è tornata sul caso. La sorella gemella, Anna, ha descritto Andrea come un ragazzo gentile, riservato e molto disponibile, ma anche ingenuo. Ha ipotizzato che qualcuno possa aver approfittato della sua generosità, mettendolo in una situazione da cui non è riuscito a uscire. “Vogliamo scoprire la verità su tutto”, commenta Anna. La famiglia esclude l’ipotesi del suicidio e ha ribadito il desiderio di conoscere tutta la verità. Per questo, si è affidata agli avvocati Francesco Mangano e Carlo Pacelli, decisa a far luce sugli ultimi giorni di Andrea e sulle circostanze che hanno portato alla sua morte.

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