Accolta dal Direttore sanitario della Asl Flavia Pirola, ha avuto modo di conoscere l’organizzazione aziendale e le principali necessità del reparto che da domani, 6 febbraio, sarà sotto la sua guida
CHIETI – Dopo una carriera sviluppata tra università italiane ed estere, Rachele Ciccocioppo torna in Abruzzo per dirigere l’Unità di Endoscopia Digestiva dell’ospedale di Chieti. Professore ordinario di Gastroenterologia presso l’Università D’Annunzio, la specialista ha scelto di mettere la propria esperienza al servizio del territorio, con l’obiettivo di contribuire alla crescita della sanità regionale. “Felice di tornare nella mia terra ed essere utile ai cittadini della provincia di Chieti, portando qui esperienza e competenza acquisite in tanti anni di professione trascorsi in altre città e in altri Paesi”, ha detto.
Accolta dal Direttore sanitario della Asl, Flavia Pirola, ha avuto modo di conoscere l’organizzazione aziendale e le principali necessità del reparto che da domani, 6 febbraio, sarà sotto la sua guida. Il suo percorso professionale si distingue per una formazione di alto livello e attività di ricerca condotta in Italia e all’estero.
Originaria di Lanciano e laureata in Medicina e Chirurgia all’Università dell’Aquila, si è specializzata in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva e in Medicina Interna. Ha proseguito gli studi in Australia presso la Flinders University di Adelaide, concentrandosi sulla motilità intestinale, e in Germania, alla Friedrich-Alexander University di Erlangen-Norimberga, dove ha approfondito la ricerca sulla malattia celiaca.
Ha lavorato per anni al fianco del professor Gino Roberto Corazza, prima come ricercatrice presso il Policlinico San Matteo di Pavia e poi come docente all’Università di Verona, collaborando con l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata “Policlinico Rossi”. La sua attività scientifica è riconosciuta a livello internazionale: ha ricoperto incarichi di rilievo in società scientifiche ed è coautrice di oltre 200 pubblicazioni su riviste specializzate. Il ritorno in Abruzzo rappresenta una scelta significativa, con la volontà di offrire un contributo concreto alla sanità locale, portando innovazione e competenza nell’ambito dell’endoscopia digestiva.