Nel testo provvedimenti sul settore rifiuti, piano spiagge, trasporto pubblico, organizzazione eventi. Luciano D’Amico: anno legislativo “iniziato nel peggiore dei modi” che “ha visto in aula il primo disegno di legge del 2025, il Milleproroghe ereditato dal 2024, trasformato nell’ennesima accozzaglia di più varie disposizioni”
L’AQUILA – Il Consiglio regionale d’Abruzzo ha approvato a maggioranza il progetto di legge, di iniziativa della Giunta regionale, “Proroga di termini previsti da disposizioni legislative e ulteriori disposizioni”, il cosiddetto Milleproroghe, con il quale si intendono prorogare i termini previsti da alcune disposizioni legislative, nonché dettare alcune norme al fine di regolare l’azione amministrativa di competenza regionale.
Nel corso della seduta, l’assise regionale ha altresì approvato, questa volta all’unanimità, il Piano del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e la proposta di istituire una Commissione speciale per l’acqua e per la gestione della situazione idrica attuale e del servizio idrico in Abruzzo, sottoscritta dai capigruppo Massimo Verrecchia (FdI), Vincenzo D’Incecco (Lega) e dal consigliere Luciano Marinucci (Marsilio presidente).
Tra le principali misure approvate con il Milleproroghe, viene estesa la deroga per l’utilizzo nei servizi di trasporto pubblico di autobus immatricolati da oltre 10 anni, prorogandola fino al 31 dicembre 2025, fermo restando il rispetto delle condizioni normative vigenti. In aggiunta, la norma consente all’Agenzia regionale di Protezione civile di disporre in distacco, fino al 30 giugno 2025, del personale che ha optato per la permanenza nei ruoli della Giunta regionale, a condizione che non abbia superato il limite massimo di 36 mesi di impiego temporaneo presso altre amministrazioni. Anche i Commissari straordinari delle Comunità montane soppresse vedranno prorogato il loro mandato fino al 30 giugno 2025.
Secondo i dettami del testo approvato, la Giunta regionale si impegna, entro il 31 dicembre 2025 e attraverso il Dipartimento competente, ad approvare le linee guida per il PEBA, il Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche, estendendo il concetto tradizionale di barriera anche a quelle sensoriali, percettive e intellettive, per le situazioni in cui i Comuni non abbiano già predisposto strumenti specifici in materia. Per quanto riguarda la gestione dei rifiuti, è stato deciso che i soggetti pubblici coinvolti nel ciclo integrato, beneficiari dei fondi del PNRR e di altre fonti di finanziamento statale o europeo, continueranno ad esercitare il servizio fino al completamento delle attività di rendicontazione, anche qualora il servizio sia stato organizzato da Agir.
Il testo incide inoltre sul Piano demaniale marittimo, prevedendo che non meno del 20% delle aree demaniali marittime sia riservato alla fruizione libera e gratuita. Nei Comuni con popolazione superiore ai 70.000 abitanti, tale percentuale scende al 10%, per garantire una quota sufficiente di spiagge attrezzate, adeguata alla densità demografica locale.
In tema di regolamentazione degli agriturismi, la norma stabilisce che l’ospitalità in spazi aperti possa essere offerta mediante piazzole per tende, caravan e altri mezzi simili, fino a un massimo di 35 piazzole per azienda e 90 posti, con la possibilità di cumulare tale capacità a quella delle strutture ricettive, arrivando a ospitare fino a 100 persone contemporaneamente.
Sul fronte degli interventi socio-assistenziali, la Regione intende rafforzare e riorganizzare il sostegno alle decisioni procreative, alle gravidanze e alle maternità in situazioni di difficoltà, integrando tali misure con il Piano sanitario. In quest’ottica vengono finanziati consultori familiari e associazioni che si occupano di problematiche relazionali e di contrasto al maltrattamento, per favorire un supporto coordinato alle famiglie.
Tra le altre disposizioni, il provvedimento disciplina la copertura finanziaria delle attività già avviate dai soggetti beneficiari del Fondo unico per lo spettacolo, garantendo un cofinanziamento regionale pari a 2.116.255 euro, e autorizza una spesa di 30.000 euro per la partecipazione della Regione Abruzzo al Salone del Libro di Torino, destinando il 10% dei fondi alle case editrici locali.
Per agevolare la realizzazione degli interventi previsti dal PNRR, dal Piano nazionale complementare e dal Fondo per lo sviluppo e la coesione nell’area del Parco regionale Sirente Velino, viene prorogata la durata in carica del Presidente e dei componenti del Consiglio direttivo fino alla scadenza del mandato dei consiglieri più recenti.
Infine, il progetto prevede interventi per ampliare i beneficiari delle misure a sostegno dell’innovazione tecnologica del patrimonio edilizio residenziale, consentendo la destinazione dei contributi anche ai proprietari di unità immobiliari in edifici condominiali, con contributi a fondo perduto che variano da 750 a 4.500 euro per ciascun edificio.
Autorizzato, infine, il finanziamento di leggi regionali in ambito culturale per il 2025: Notte dei Serpenti (200 mila euro), Valorizzazione e riqualificazione dei tratturi (150 mila), Festival Popoli Europei (100 mila), Tutela minoranza linguistiche (50 mila), Festival Dannunziano ( 500 mila), Patrimonio medievale (100 mila). Infine, prevista una variazione di bilancio per la copertura del deficit sanitario (10milioni di euro).
Luciano D’Amico, capogruppo del Patto per l’Abruzzo, ha espresso critiche molto dure sull’approvazione a maggioranza del provvedimento commentando come l’anno legislativo sia “iniziato nel peggiore dei modi” e “ha visto in aula il primo disegno di legge del 2025, il milleproroghe ereditato dal 2024, trasformato nell’ennesima accozzaglia di più varie disposizioni”.
“Un testo che non interviene nelle proroghe, come prevederebbe la norma, se non marginalmente, ma modifica profondamente alcune leggi organiche della Regione Abruzzo su temi importanti, tra i quali gestione dei rifiuti, demanio, turismo e concessioni balneari. Temi che meriterebbero un accurato approfondimento e che non presentano alcun carattere di urgenza tale da giustificare l’inserimento forzato di rilevanti modifiche attraverso meri emendamenti da parte della maggioranza. Abbiamo mostrato contrarietà verso questo metodo di lavoro – continua D’Amico – nonché nel merito degli interventi proposti dalla maggioranza, poiché riteniamo che non tutelino i territori e i cittadini e le cittadine che li abitano. Le nostre iniziative, per arginare queste revisioni, ritenute non adeguatamente elaborate e discusse, non sono state accolte, neanche quando con ragionevolezza contenevano interventi per la tutela e la cura degli abruzzesi”.
I capigruppo del Patto, Luciano D’Amico, Silvio Paolucci, Francesco Taglieri, Giovanni Cavallari, Alessio Monaco ed Enio Pavone, auspicano “che questo modo di fare non si ripeta più e che si restituisca la piena dignità al Consiglio regionale, che dovrebbe tornare a essere un organo di programmazione e non svilito a un organo di mera gestione”.
In particolare Silvio Paolucci stigmatizza: “Più che del mille proroghe si tratta di un mille omnibus. Infatti, nel provvedimento Marsilio e soci hanno inserito i provvedimenti più svariati: dal settore rifiuti, al piano spiagge, dal turismo all’agriturismo, dall’aumento del compenso ai direttori, in particolare di Areacom e Protezione civile, alla legge sul commercio. Dalla prossima seduta titolerò il provvedimento omnibus numero uno, omnibus numero due e così via”.