L’Asl dispone la chiusura del canile di San Salvo. La protesta delle associazioni animaliste: “Delusi da questa scelta”

5 Febbraio 2025
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Circa 55 cani saranno trasferiti in una struttura a Lecce dei Marsi, a 200 chilometri di distanza. Le associazioni temono ripercussioni negative sul benessere degli animali

SAN SALVO – Circa 55 cani ospitati nel canile comunale di San Salvo, in località Prato, saranno trasferiti in una struttura a Lecce dei Marsi, a circa 200 chilometri di distanza. La decisione è stata presa dall’amministrazione comunale dopo un’ispezione del servizio veterinario della Asl, che ha disposto la chiusura temporanea del rifugio per consentire i necessari lavori di adeguamento strutturale.

Il provvedimento ha suscitato forti perplessità tra le associazioni animaliste abruzzesi, che temono ripercussioni negative sul benessere degli animali, in particolare su quelli in condizioni di salute precarie. Secondo il Coordinamento delle associazioni volontarie, che comprendono Amici di Zampa di Vasto e Amici di Poldo di San Salvo, la scelta dell’amministrazione rappresenta un motivo di “delusione”, poiché per anni la gestione della struttura è stata affidata a privati senza il coinvolgimento delle associazioni di protezione animale, come previsto dalla normativa regionale.

“Bisogna riflettere anche su tutto ciò che comporta un trasferimento, come lo stress. Questi cani passano da un canile a gestione privata a un altro a gestione privata, che è una zona di montagna, le temperature sono completamente diverse da quelle di San Salvo. In questi canili, tra l’altro, il problema principale è che i cani non sgambano e non escono mai dai box. Non ci sono associazioni all’interno“, fanno sapere gli animalisti.

I volontari sottolineano che il trasferimento “non offre reali prospettive di adozione per gli animali ai quali non viene data la visibilità”. Inoltre, criticano la gestione delle risorse pubbliche, evidenziando come il Comune abbia investito in progetti come il porto turistico e il lungomare senza destinare fondi per il miglioramento del canile. “Non capiamo perché c’è tutta questa opposizione nei confronti delle associazioni che in questo momento forse sono le uniche che possono dare una mano”, continuano perplessi i volontari.

L’amministrazione comunale, però, difende la propria scelta, affermando di aver operato nel rispetto delle prescrizioni sanitarie. L’assessore con delega al benessere animale, Carla Esposito, spiega che la Asl ha imposto interventi strutturali e igienico-sanitari, rendendo necessaria la chiusura temporanea della struttura. “Abbiamo affidato il servizio di ricovero e mantenimento degli animali tramite il Mepa e l’offerta più vantaggiosa è stata quella del canile marsicano di Lecce dei Marsi. Non potevamo fare diversamente”, ha dichiarato l’assessore.

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