Processo per la morte di Alina Cozac, il compagno si dichiara innocente: scontro sulle prove scientifiche

28 Gennaio 2025
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La difesa di Mirko De Martinis ha contestato la ricostruzione dell’accusa, sostenendo che la morte di Alina sarebbe stata provocata da un quadro cardiocircolatorio compromesso

CHIETI – Si è tenuta questa mattina, presso la Corte d’Assise di Chieti, una nuova udienza del processo per la morte di Alina Cozac, 41enne di origine rumena trovata senza vita nella notte tra il 21 e il 22 gennaio 2023 nella sua abitazione a Spoltore. Un caso che ha destato profonda attenzione e che vede come unico imputato Mirko De Martinis, compagno della vittima, accusato di omicidio.

La vicenda ebbe inizio quella stessa notte, quando De Martinis chiamò il 118 segnalando un malore improvviso della donna. In un primo momento, la morte venne attribuita a cause naturali, ma gli approfondimenti successivi, disposti dalla Procura di Pescara e dai dubbi sollevati dal medico legale Ildo Polidoro, cambiarono radicalmente il quadro. L’autopsia stabilì che il decesso era avvenuto per asfissia meccanica da strangolamento, spostando così il sospetto su un’azione violenta, che l’accusa ritiene riconducibile al compagno.

Durante l’udienza odierna, la discussione si è concentrata proprio sulle prove scientifiche. La difesa di De Martinis ha contestato la ricostruzione dell’accusa, sostenendo che la morte di Alina sarebbe stata provocata da un quadro cardiocircolatorio compromesso, aggravato dall’abitudine al fumo della donna e non da uno strangolamento. L’imputato, presente in aula, ha ribadito con forza la propria innocenza, dichiarandosi estraneo ai fatti davanti ai giudici. “Le volevo bene, per lei ho lasciato mia moglie e i miei figli, stavamo insieme da 17 anni ed è stato un rapporto fra alti e bassi, non c’è mai stato alcun accenno di violenza”, ha detto.

Tuttavia, a supporto delle prove scientifiche ci sarebbe un rapporto della coppia estremamente problematico, caratterizzato da difficoltà economiche, il ricorso a terapie di natura quasi spirituale e frequenti litigi. Una relazione ormai logorata, al punto che Alina, pochi giorni prima della sua morte, aveva manifestato l’intenzione di lasciare Mirko per andare da una sua amica. “Nulla di più falso e assurdo”, ha commentato l’uomo. La decisione finale sulla vicenda ora spetta alla Corte, chiamata a esaminare con attenzione gli elementi emersi. Un caso delicato e complesso che potrebbe portare, in caso di condanna, all’ergastolo per De Martinis.

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