I consiglieri Carla Di Biase, Giuseppe Giampietro e Roberto Miscia criticano la decisione della maggioranza e Lega di bloccare la vendita del San Camillo al Ministero della Giustizia
CHIETI – “L’amministrazione comunale si trova al centro di una evidente contraddizione politica“, fanno sapere i consiglieri di Fratelli d’Italia Carla Di Biase, Giuseppe Giampietro e Roberto Miscia in una nota congiunta, dopo la decisione di bloccare la vendita del San Camillo al Ministero della Giustizia. Da una parte, infatti, il Comune ha firmato un protocollo d’intesa con l’Università d’Annunzio e la Camera di Commercio, puntando sulla collaborazione tra istituzioni per il rilancio del centro storico. Dall’altra, però, la decisione di “bloccare la vendita del San Camillo al Ministero della Giustizia, mina concretamente ogni possibilità di sviluppo integrato per la città alta”.
Con i 6,3 milioni di euro derivanti dalla cessione, fanno sapere i consiglieri, la città avrebbe avuto l’opportunità di avviare la riqualificazione dell’ex Ospedale SS. Annunziata, un progetto cruciale per migliorare i servizi sanitari e rivitalizzare il quartiere. Inoltre, il trasferimento del Tribunale nel complesso del San Camillo avrebbe consentito di riunire gli uffici giudiziari in un’unica sede moderna e funzionale, liberando l’attuale edificio del Tribunale nel cuore del centro storico.
“Contestualmente, la liberazione dell’attuale edificio del Tribunale avrebbe creato spazi strategici per l’università d’Annunzio, dando vita a una presenza studentesca che avrebbe animato la città alta e stimolato l’economia locale”, continuano Di Biase, Giampietro e Miscia. La decisione della maggioranza, appoggiata anche dalla Lega, di vincolare il San Camillo a un utilizzo esclusivamente sanitario, impedendone così la vendita, ha bloccato questi progetti. La misura è stata definita dai consiglieri di Fratelli d’Italia come una scelta “incomprensibile e miope che ostacola uno sviluppo sinergico tra ASL, università e Tribunale, tre attori fondamentali per il rilancio del capoluogo teatino”.
Della stessa posizione Azione Politica, che con il sostegno di altri 11 consiglieri appartenenti al Gruppo Teti, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Forza Chieti, Udc e Chieti Viva, ha ufficializzato in aula la richiesta di un consiglio comunale straordinario proprio sul tema della Cittadella Giudiziaria. L’intento dichiarato è quello di avviare un dialogo con le istituzioni competenti, un aspetto che, secondo i promotori, è stato finora trascurato.
“L’amministrazione Ferrara sembra isolarsi dal contesto istituzionale, evitando il confronto. Non vi sono informazioni neanche sul progetto che il Comune avrebbe presentato. Perché si dovrebbe votare in modo frettoloso una delibera così rilevante, senza un tavolo tecnico e senza garantire i necessari approfondimenti?”, fa sapere Serena Pompilio, consigliera di Azione Politica.