L’esplosione ha causato la rottura dei vetri e una vasta diffusione di fumo nei piani detentivi, generando disordini tra i detenuti
TERAMO – Nel tardo pomeriggio di ieri un grave episodio di violenza si è verificato presso la casa circondariale di Teramo. Un detenuto ha lanciato una bomboletta di gas, normalmente utilizzata per la preparazione dei pasti, facendola esplodere all’interno dell’ambulatorio dell’infermeria del primo reparto. Al momento dell’esplosione, erano presenti due infermieri e un poliziotto penitenziario, che fortunatamente sono riusciti a mettersi in salvo. Tutti e tre sono stati trasportati al pronto soccorso dell’ospedale Mazzini di Teramo, dove sono stati medicati e dimessi con una prognosi di sette giorni.
L’esplosione ha causato la rottura dei vetri e una vasta diffusione di fumo nei piani detentivi, generando disordini tra i detenuti. Il boato e il fumo hanno creato una situazione di forte agitazione, complicando ulteriormente la gestione della struttura. “La situazione è ormai fuori controllo, con un susseguirsi di eventi critici come risse e aggressioni al personale,” denuncia la Segreteria Provinciale del Si.N.A.P.Pe di Teramo. “I detenuti agiscono consapevoli della scarsa incisività delle risposte alle violenze e di un sistema che soffre la mancanza di risorse umane adeguate”.
La nota del sindacato riconosce l’impegno del nuovo Direttore della struttura, che sta portando avanti numerose iniziative volte al reinserimento sociale dei detenuti. Tuttavia, viene sottolineato come molti di essi continuino a dimostrarsi riluttanti al rispetto delle regole. “È evidente la necessità di una riforma significativa del sistema, che possa responsabilizzare i detenuti e avvicinarli alla legalità,” conclude il comunicato. L’episodio di ieri è solo l’ultimo di una serie di incidenti che evidenziano le crescenti difficoltà nella gestione della struttura penitenziaria di Teramo.
