Lo spaccato della società teramana emerge in consiglio comunale: a sollevare la questione il consigliere Rabbuffo
TERAMO – A Teramo sono 93 le persone senza fissa dimora, di cui oltre 30 in condizioni di estrema indigenza seguite dal Comune. L’assessore al sociale, Stefania Di Padova, ha illustrato la situazione durante il consiglio comunale, evidenziando quello che è lo spaccato di una società silente. Uno spaccato che abbraccia più generazioni, persone che hanno un’età compresa tra i 30 e i 78 anni. In prevalenza sono uomini, e le cause della condizione di indigenza sono le più disparate. Accanto all’impegno del Comune che può contare su una rete di assistenti sociali, ci sono 120 persone assistite dalla Caritas e un numero indefinito di altri bisognosi accuditi dalla Mensa Multa Paucis.
Ci sono anche casi, come quello segnalato proprio durante il question time dal consigliere di opposizione in quota Lega Berardo Rabbuffo, di persone che scelgono di vivere in strada rifiutando l’aiuto delle istituzioni o delle associazioni. C’è un uomo che per qualche settimana durante l’anno dorme in un giaciglio sistemato in pieno centro storico, anche con temperature prossime allo 0 come durante queste settimane, e durante il giorno chiede l’elemosina. L’assessore Di Padova ha ribadito in consiglio comunale che rifiuta ogni tipo di assistenza. Poco d’accordo il consigliere Rabbuffo che ha chiesto come sia possibile non ricorrere ad alcuno strumento giuridico, di concerto eventualmente con associazioni o con la Asl, per evitare una situazione del genere, sia per il decoro della città quanto per la sicurezza dell’uomo stesso.
La nota positiva è rappresentata dall’apertura di un avviso pubblico da parte del Comune, finalizzato a fronteggiare i casi di povertà estrema. Tre grandi realtà del terzo settore hanno risposto all’appello e, entro la fine di gennaio o l’inizio di febbraio, daranno vita a un progetto di accoglienza notturna. È prevista l’attivazione di un appartamento già esistente, attrezzato per ospitare persone senza dimora, con posti letto, un kit per la pulizia personale, un pasto serale e la colazione, che dovranno liberare poi il posto durante il giorno e potranno rientrare per la sera.