Per il gruppo La Forza del Territorio è necessario riportare il problema nel cuore della città
TERAMO – A più di cento giorni dal sequestro giudiziario dell’Istituto Delfico-Montauti di Teramo, disposto il 3 ottobre 2024 per “omissione di lavori in edifici che minacciano rovina”, il gruppo consiliare di minoranza “La Forza del Territorio” critica duramente la gestione dell’emergenza da parte della Provincia. I consiglieri denunciano l’assenza di un dialogo con la comunità scolastica e la mancanza di una visione chiara per affrontare la crisi.
Il gruppo accusa il presidente della Provincia, Camillo D’Angelo, di aver imposto scelte unilaterali, come quella di destinare il Polo Tecnologico di via Cona a campus scolastico per gli studenti del Delfico, senza consultare docenti, studenti e famiglie. Una decisione che ha suscitato forte opposizione, evidenziando a detta del gruppo la necessità di soluzioni più condivise e urbanisticamente idonee, preferibilmente nel centro di Teramo.
“La mancanza di concertazione ha portato a errori che potevano essere evitati – sottolineano i consiglieri –. È essenziale individuare una soluzione che rispetti la centralità della città, garantendo continuità didattica e sociale. Chiediamo pertanto che il Presidente D’Angelo si fermi rispetto alle decisioni che ha assunto, di fatto rivelatesi lontane da un concreto dialogo con gli attori sociali di riferimento, e tralasci il progetto su via Cona, riportando, come deve essere, il cuore del problema al centro della città. Ciò anche per restituire alla politica ed alle istituzioni rappresentate e coinvolte in questa triste vicenda quella credibilità che hanno urgenza di ritrovare agli occhi dell’intera Provincia di Teramo”, conclude il gruppo.