Turismo invernale in crescita: Uncem, ora necessario formare i giovani

15 Gennaio 2025
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Il turismo invernale in Abruzzo ha registrato un aumento del 40% rispetto allo scorso anno, un risultato che porta ottimismo in tutta la regione. Tuttavia, secondo Lorenzo Berardinetti, presidente di Uncem Abruzzo, è essenziale continuare a lavorare per migliorare la qualità della vita e dell’accoglienza

L’AQUILA – Il turismo invernale in Abruzzo ha segnato una crescita del 40%, confermando il potenziale attrattivo della regione. Lorenzo Berardinetti, presidente Uncem Abruzzo, ha commentato positivamente i dati forniti da Giammarco Giovannelli, presidente di Federalberghi Abruzzo, sottolineando la necessità di non fermarsi a questo successo, ma di utilizzarlo come spinta per ulteriori miglioramenti.

Berardinetti ha evidenziato l’importanza di considerare il turismo come un motore di sviluppo sostenibile e integrato, invitando a non trattare i borghi abruzzesi come semplici villaggi turistici da sfruttare. “L’aumento delle presenze del 40% rispetto allo scorso anno è un segnale importante, ma non possiamo fermarci qui”, sostiene Berardinetti, “è fondamentale che il turismo sia un volano di sviluppo sostenibile e integrato, senza dimenticare che i nostri borghi non sono villaggi turistici da sfruttare per un breve soggiorno e poi abbandonare. Dobbiamo lavorare insieme – istituzioni, associazioni e operatori – per garantire servizi essenziali ai residenti, a partire dalla sanità e dalla vivibilità quotidiana, e per offrire ai turisti un’accoglienza all’altezza delle aspettative. Questo significa puntare su qualità dei servizi, infrastrutture adeguate e un’offerta turistica che coinvolga tutto il territorio, dalle strutture ricettive di grandi dimensioni ai piccoli B&B”.

Un punto chiave, secondo Berardinetti, è la formazione dei giovani e l’incentivazione delle nuove aperture. “Promuovere la montagna abruzzese significa creare sinergia tra chi vive questi luoghi e chi li visita, assicurando esperienze autentiche e memorabili”, “è necessario investire in formazione per i gestori delle strutture ricettive, in iniziative che migliorino l’ospitalità e in una programmazione turistica a livello regionale che valorizzi tutte le stagioni. Fondamentale sarebbe anche creare un fondo che possa garantire un sostegno almeno iniziale ai giovani che decidono di rimanere in Abruzzo e vogliono aprire una nuova attività. Spesso questo percorso, anche a causa degli iter burocratici, diventa difficile e fa disamorare il neo imprenditore. Creando un apposito fondo, e accompagnandoli in questo percorso con personale qualificato che potrebbe essere messo a disposizione proprio da Federalberghi in collaborazione con la Regione e le altre associazioni di categoria, si potrebbe dare la possibilità a tanti ragazzi di realizzare il loro sogno di restare a vivere nella terra in cui sono nati e di aprire un’attività ricettiva”. 

L’obiettivo finale, secondo Berardinetti, deve essere duplice: rendere i territori abruzzesi vivibili per i residenti e accoglienti per i turisti, garantendo così una crescita continua e sostenibile del turismo nella regione.

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